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L’appello di Guardino bloccato in Congo: “Voglio tornare a Sciacca dalla mia famiglia” (Intervista)

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Giuseppe Guardino vuole tornare a Sciacca. Non vede la sua famiglia, moglie e due figli, dallo scorso Natale. E’ capitano della nave mercantile Blue Brother, di proprietà della “Bambini” spa di Ravenna, che svolge servizio offshore di appoggio e assistenza per le piattaforme petrolifere operanti nelle acque congolesi. La loro base è il porto di Pointe Noire ed a bordo della nave sono in 4, tutti italiani. La compagnia è presente nel West Africa con 6 unità navali dello stesso tipo per un totale di 22 italiani.

Guardino ha un’esperienza di 18 anni al comando di navi mercantili, dopo essere stato a bordo dei motopesca di Sciacca.

“Aspettiamo che il Congo le frontiere – dice Guardino, in un’intervista a Risoluto.it – e che il governo italiano trovi accordi per aiutare tutti i marittimi italiani sparsi per il mondo affinché ognuno di noi possiamo tornare a casa”.

Guardino parla di un lockdown e più duro rispetto all’Italia con l’impossibilità di uscire dalle 20 fino alle 5 del mattino successivo e in queste ore la gente può stare fuori casa solo per acquisti di prima necessità. “Chi viene preso durante le ore di coprifuoco – dice Guardino – viene arrestato immediatamente. Noi non mettiamo piede a terra dai primi di marzo”.

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