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Comune di Sciacca

I tre arresti per la rissa allo Stazzone di Sciacca, gli indagati dal giudice si avvalgono della facoltà di non rispondere

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Non hanno risposto alle domande del giudice Alberto Davico e si sono avvalsi di questa facoltà i tre giovani, di Sciacca e Ribera, agli arresti domiciliari per rissa aggravata, sequestro di persona, lesioni personali aggravate, danneggiamento e porto di oggetti atti ad offendere. Sono indagati per i fatti avvenuti nella notte tra il 30 e il 31 maggio scorso. I loro difensori, gli avvocati Vincenzo Parinisi per i due di Sciacca e Nicola Puma per il riberese, hanno chiesto la revoca della misura cautelare. Deciderà il giudice.

I tre avrebbero sequestrato la vittima principale della rissa, un ragazzo di 19 anni, di Ribera, il quale, dopo essere stato ulteriormente percosso, è stato poi abbandonato esanime a terra nel viale delle Terme. L’ipotesi di sequestro di persona verrebbe avanzata proprio perché il giovane sarebbe stato trattenuto contro la sua volontà in auto nel viale delle Terme dove si sarebbero svolti la seconda parte dei fatti. Altri sei giovani sono indagati, per rissa, in questa vicenda, ma non sottoposti ad alcuna misura cautelare. Le indagini, svolte dai carabinieri della Stazione di Sciacca, sono state coordinate dal sostituto procuratore Michele Marrone.

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