L’attività stromboliana dell’Etna è tornata protagonista nella notte tra l’1 e il 2 giugno 2025. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, osservatorio etneo di Catania, ha rilevato un’intensificazione del tremore vulcanico, associata a fenomeni eruttivi localizzati principalmente nel cratere di Sud-Est.
A partire dalle ore 23 di ieri, infatti, si è osservato un incremento progressivo dell’ampiezza media del tremore. Verso l’1,50 della scorsa notte, i valori sono entrati nel livello alto e, attualmente, si registra una tendenza all’ulteriore aumento. La sorgente del tremore si trova a una quota di circa 2.800 metri sul livello del mare, in prossimità del cratere attivo.
Codice arancione, ma nessuna criticità per i voli
Aeroporto operativo nonostante l’attività stromboliana dell’Etna
In parallelo all’aumento del tremore, è stato registrato un incremento dell’attività infrasonica a partire dall’1,30 circa, con localizzazione nell’area dei crateri centrali. Alla luce di questi dati, l’Ingv-Oe di Catania ha aggiornato il VONA (Volcano Observatory Notice for Aviation), innalzando il livello di allerta per l’aviazione al codice arancione.
Nonostante la situazione in evoluzione, l’attività stromboliana dell’Etna al momento non sta influenzando l’operatività dell’aeroporto internazionale di Catania – Vincenzo Bellini, che resta completamente operativo.
Modello previsionale: nube verso Sud-Ovest
Secondo il modello previsionale elaborato dall’Ingv, qualora si verificasse la formazione di una nube eruttiva, questa si disperderebbe in direzione Sud-Ovest. Questo rende al momento basso il rischio per i centri abitati e le infrastrutture aeree dell’area orientale della Sicilia.
L’attività stromboliana dell’Etna continua ad essere monitorata costantemente dagli esperti dell’Osservatorio Etneo. La popolazione e i viaggiatori sono invitati a rimanere aggiornati attraverso i canali ufficiali in attesa di ulteriori sviluppi.