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Il marocchino ucciso a Caltabellotta, l’indagato al Riesame chiede la scarcerazione

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Entro il 16 dicembre prossimo il Tribunale del Riesame di Palermo dovrà pronunciarsi sull’istanza di annullamento della misura cautelare della custodia in carcere per Ahmed Boudra, di 34 anni, marocchino, indagato per l’omicidio di un connazionale, il 18 novembre scorso, a Caltabellotta. Il nordafricano, che nell’udienza di convalida ha respinto le accuse, è difeso dall’avvocato Giuseppe La Barbera.

Intanto, la Procura della Repubblica di Sciacca ha chiesto al gip l’incidente probatorio per sentire alcuni nordafricani con riferimento all’aggressione subita da Hakim Elfaquihin, di 29 anni, il marocchino morto. L’indagato dinanzi al gip del Tribunale di Sciacca avrebbe affermato che il ventinovenne e un’altra persona sarebbero entrate nella tenda prendendolo per il bavero e picchiandolo. Secondo il racconto dell’indagato sarebbero stati altri a colpire il ventinovenne.

Le indagini dei carabinieri continuano, finalizzate ad individuare altri nordafricani che potrebbero essere coinvolti nella vicenda e dunque a chiarire ogni aspetto di quanto accaduto in via Triokola, a Caltabellotta, dove si trova una tendopoli con la presenza di tanti extracomunitari impegnati nella raccolta delle olive. Sia la vittima che l’indagato così come altre nove persone non erano in regola con il permesso di soggiorno. Si cercherebbero altri due indagati che potrebbero avere avuto un ruolo nella vicenda. Per otto extracomunitari, poiché impegnati come testimoni in procedimenti giudiziari, la posizione è in fase di valutazione; mentre per l’ultimo si è provveduto all’accompagnamento presso la questura di Agrigento per l’espulsione dal territorio italiano.

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