Caltabellotta

Strade provinciali a Caltabellotta: “Degrado e pericolo”

Il comitato cittadino “Caltabellotta Sicura” ha lanciato un appello pubblico per denunciare il grave stato di degrado e pericolosità delle strade provinciali 36 e 37, arterie fondamentali per l’accesso e la mobilità nel territorio.

Le condizioni delle due strade sono così critiche da rappresentare un concreto pericolo per la sicurezza dei cittadini, dei mezzi agricoli e del trasporto pubblico e scolastico.

Strade provinciali pericolose: visibilità compromessa e asfalto dissestato

Tra le principali criticità segnalate vi sono la vegetazione fitta e non curata che limita fortemente la visibilità, la presenza di buche profonde e dossi marcati lungo l’intero tracciato. In particolare, nel tratto della provinciale 37 che va dalla zona industriale di Santa Maria al km 0, i dossi sono talmente accentuati da mettere a rischio la stabilità dei veicoli.

Assenza di segnaletica e scarsa manutenzione

Un’altra grave problematica riguarda la totale assenza di segnaletica orizzontale. In un’area caratterizzata da curve frequenti e percorrenze anche notturne, questa mancanza rende la circolazione estremamente pericolosa.

Le strade provinciali pericolose si rivelano ancora più rischiose per i mezzi pesanti, i pullman di linea e i trattori agricoli dotati di appendici.

Richiesta urgente di interventi istituzionali

Il comitato richiede con forza:

  • Avvio immediato di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;
  • Taglio della vegetazione e pulizia delle scarpate;
  • Ripristino del manto stradale con l’installazione di segnaletica orizzontale e catarifrangenti;
  • Pulizia di pozzetti e cunette laterali;
  • Convocazione urgente di una conferenza di servizi tra Comune, Provincia, Regione e Prefettura.

Strade provinciali pericolose: un ostacolo allo sviluppo turistico

Il comitato evidenzia, infine, che nessun progetto di sviluppo, né turistico né economico, potrà mai essere credibile senza infrastrutture sicure.

“Caltabellotta non è un paese di passaggio, a Caltabellotta si viene”, si legge nel documento: un richiamo forte alle istituzioni affinché rispondano con azioni concrete.

In caso di mancato riscontro, il “Caltabellotta Sicura” si dice pronto a intensificare la mobilitazione con raccolta firme, denunce e altre azioni.

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