Cianciana

Sei anni e 10 mesi per maltrattamenti e violenza al meccanico di Cianciana che accoltellò moglie e figli

Il gup del Tribunale di Sciacca, Dono Toscano, ha condannato a 6 anni e 10 mesi di reclusione Daniele Alba, il meccanico di 36 anni di Cianciana che il 23 maggio 2024 ha accoltellato moglie e due figli, ferendoli.

L’imputato è stato prosciolto dalle accuse di tentato omicidio, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale perché giudicato, sulla base di una perizia, non capace di intendere e di volere al momento del fatto.

Per Alba il giudice ha disposto il ricovero in una Rems per 7 anni dopo avere scontato la pena e per i risarcimenti riconosciuto una provvisionale di 5 mila euro alla moglie ed ai figli con il resto da quantificarsi in sede civile e mille euro all’associazione Gens nova.

La pena è stata leggermente inferiore alla richiesta del pm, Brunella Favara, che aveva chiesto 8 anni e 8 mesi di reclusione per maltrattamenti. Per tentato omicidio, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale anche il pm aveva chiesto il proscioglimento per l’incapacità dell’uomo di intendere e di volere al momento del fatto. Il pm aveva chiesto il ricovero, dopo avere scontato la pena, per 10 anni.

La moglie di Alba si è costituita parte civile con l’avvocato Carlo D’Angelo e l’associazione Gens Nova con l’avvocato Mauro Tirmetta.

I difensori di Alba, gli avvocati Maurizio Gaudio e Luca Burgio avevano chiesto che l’imputato venisse dichiarato incapace di intendere e di volere per tutti i reati contestati. Per i legali l’incapacità di intendere di volere ha condizionato tutti gli episodi contestati, avvenuti in uno stato di alterazione psicofisica.

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