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Mafia a Burgio e Lucca Sicula, poche richieste di abbreviato al gup

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Poche richieste di riti alternativi nell’udienza preliminare che si è aperta oggi dinanzi al gup del Tribunale di Palermo, Ivana Vassallo, con sette accusati di associazione mafiosa nell’ambito dell’indagine della Dda di Palermo svolta a Burgio, Lucca Sicula e Villafranca Sicula.

L’abbreviato condizionato è stato chiesto da Alberto Provenzano, di 59 anni, di Burgio, difeso dall’avvocato Vincenzo Giambruno, mentre l’abbreviato secco da Giovanni Derelitto, di 74 anni, di Burgio, difeso dagli avvocati Teo Calderone e Vincenzo Castellano.

Si deciderà nell’udienza del 5 dicembre prossimo quando il giudice esaminerà le richieste di rinvio a giudizio avanzate anche per Salvatore Imbornone, di 64 anni, di Lucca Sicula, ritenuto il reggente del mandamento mafioso di Lucca Sicula e Ribera; Nicolò Riggio, di 58 anni, di Burgio; Antonio Perricone, di 53, di Lucca Sicula; Francesco Caramazza, 51, di Favara, e Giuseppe Maurello, 54, di Lucca Sicula.

Il giudice il 5 dicembre deciderà anche sulla richiesta di patteggiamento a 2 anni con pena sospesa per favoreggiamento per Gabriele Mirabella, 38 anni, di Lucca Sicula, consigliere comunale in carica, difeso dall’avvocato Vincenzo Castellano. La richiesta esclude l’aggravante di avere favorito l’associazione.

Per Giacomo Bacino, di 60 anni, di Burgio, al quale viene contestato pure il favoreggiamento, gli avvocati Michele Giovinco e Nicasio Genova, hanno chiesto, invece, l’abbreviato. Anche su questo il giudice deciderà il 5 dicembre.

La richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata dai sostituiti della Dda Claudio Camilleri, Giorgia Righi e Alessia Sinatra.

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