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“Mafia a Burgio, Lucca e Villafranca Sicula”, la Dda chiede rinvii a giudizio

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La richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata dai sostituiti della Dda Claudio Camilleri, Giorgia Righi e Alessia Sinatra con udienza preliminare fissata per il 28 novembre 2024 dinanzi al gup del Tribunale di Palermo, Ivana Vassallo. Il procedimento è quello per mafia nell’ambito di un’indagine svolta a Burgio, Lucca Sicula e Villafranca Sicula che si è estesa anche a Mazzarino, nel Nisseno, e in Calabria, a Marina di Gioiosa Jonica.

Richiesta di rinvio a giudizio per Salvatore Imbornone, di 64 anni, di Lucca Sicula, ritenuto il reggente del mandamento mafioso di Lucca Sicula e Ribera, e per Giovanni Derelitto, di 74 anni, di Burgio. La Dda chiede il rinvio a giudizio anche per Nicolò Riggio, di 58 anni, e Alberto Provenzano, di 59, entrambi di Burgio, e Antonio Perricone, di 53, di Lucca Sicula. Richiesta di rinvio a giudizio anche per Francesco Caramazza, 51 anni, di Favara, e Giuseppe Maurello, 54, di Lucca Sicula.

Richiesta di rinvio a giudizio anche per Gabriele Mirabella, 38 anni, di Lucca Sicula, consigliere comunale, e Giacomo Bacino, di 60, di Burgio, ai quali viene contestato il favoreggiamento.

Le indagini, scaturite da indagini svolte dai carabinieri, avrebbero consentito di evidenziare “la piena operatività dell’associazione, documentando numerose riunioni finalizzate ad acquisire in modo diretto e indiretto la gestione e il controllo di attività economiche, appalti e servizi pubblici, per realizzare profitti e vantaggi ingiusti, intervenendo sulle amministrazioni locali”.

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