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Comune di Sciacca

Anziano margheritese positivo al Covid-19, gli esiti dei tamponi effettuati al Giovanni Paolo II sono negativi

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Sabato scorso l’ultimo caso registrato al Giovanni Paolo II di Sciacca. Un anziano paziente di Santa Margherita asintomatico e’ risultato positivo al tampone del Covid-19.

La positivita’ ha fatto scattare il livello di allerta all’interno della struttura ospedaliera che ha effettuato immediatamente uno screening di tamponi alle persone che hanno avuto possibilità di contatto con il degente. Oggi il commissario ha comunicato l’esito negativo di tre tamponi effettuati, mentre ieri gia’ il sindaco di Santa Margherita, Franco Valenti aveva comunicato due tamponi negativi. I familiari dell’anziano sono in isolamento a Santa Margherita per precauzione.

“La negatività dei due pazienti conferma che gli operatori sanitari dell’ospedale di Sciacca hanno agito secondo i protocolli e nella maniera più consona possibile al rispetto delle indicazioni ministeriali e regionali”- dice oggi in una nota Alberto Firenze, commissario ad acta degli ospedali riuniti Sciacca-Ribera.
L’anziano, originario di Santa Margherita, era giunto nel presidio ospedaliero con una autoambulanza del 118, cinque giorni fa per una patologia intestinale: da subito è stato trasferito in radiologia Covid, per il sospetto del medico radiologo di guardia che effettuando sia la tac addome richiesta sia la tac torace, rilevando una polmonite interstiziale.
” A quel punto – ricostruisce il commissario – le recenti procedure implementate dalla funzione commissariale presso gli ospedali riuniti di Sciacca-Ribera, hanno permesso di evidenziare la positività al Covid-19 dell’anziano che da lì a poco, come da indicazioni aziendali, è stato trasferito nell’ospedale Villa Sofia-Cervello, a Palermo.
L’attenzione dei medici della radiologia e dell’area di emergenza ha così permesso di evidenziare una carenza delle istituzioni non sanitarie che di certo non avevano vigilato sulla giusta applicazione della quarantena, visto che il soggetto novantenne, per lo più fermo a letto, è ipotizzabile che sia venuto in contatto con il virus all’interno del proprio nucleo familiare.
Nonostante fosse stato rispettato il corretto distanziamento tra i pazienti e gli operatori sanitari fossero muniti dei Dpi previsti, l’ospedale di Sciacca ha disposto, per eccesso di zelo, i tamponi rinofaringei e test diagnostici per i due soggetti che avevano condiviso la sala d’attesa con l’anziano e per un suo familiare: l’esito dei tre tamponi è stato negativo”.

Alberto Firenze poi accenna alle polemiche che hanno accompagnato anche questo caso, secondo alcuni, esempio della mancata sicurezza di un ospedale misto.
“Al medico radiologo – ha affermato Firenze – andrebbe riconosciuto da quella parte della collettività, troppo spesso attenta solo a provocare allarmismo ingiustificato, di avere agito con tempismo e solerzia. Tutto ha funzionato e ringrazio personalmente tutto il personale sanitario degli ospedali riuniti, che giornalmente svolge il proprio ruolo in silenzio e con grande professionalità”.

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