Ospedale di Sciacca, il commissario Firenze: “Nonostante il clima ostile, ho evitato che Sciacca diventasse “zona rossa””

Gli Ospedali Riuniti di Sciacca-Ribera sono in piena sicurezza, lo annuncia e lo ribadisce il commissario ad acta Alberto Firenze nominato commissario un mese fa interviene oggi con una nota stampa dopo le polemiche sulla sicurezza delle due strutture sollevate da piu’ parti ma soprattutto dai sindaci del territorio.
“Il focolaio che un mese fa – scrive Firenze- aveva messo in allarme Sciacca e
dintorni è stato circoscritto e la situazione è sotto controllo. Incaricato dal
governo Musumeci di integrare le strutture sanitarie di Sciacca e Ribera per
affrontare nel territorio l’emergenza Covid-19, ho messo in piena sicurezza gli ospedali
all’insegna di una prima riorganizzazione dei nosocomi guardando con ottimismo alla fase 2. E così ho evitato che si creasse una zona rossa”. Firenze soprattutto sottolinea come il suo sia stato un lavoro complesso.

“Anche perché – aggiunge – portato avanti in un clima all’esterno a volte ostile ed esasperato da polemiche politiche locali che nulla
hanno a che fare con la fase di emergenza coronavirus, ma che ci ha permesso,
grazie alla collaborazione di parte del personale interno motivato, di
raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati nei primi trenta giorni di
lavoro incessante”.

Nella nota, il commissario entrato in una dura polemica con la sindaca di Sciacca Francesca Valenti ma anche dai sindaci del Belice e di Ribera critici rispetto le scelte operate, prosegue con una disamina di quanto fatto: “Negli ospedali riuniti di Sciacca-Ribera, indicati dalla Regione siciliana come area Covid per il distretto ospedaliero AG2, sono stati creati 20 posti letto nei locali dell’ex unità operativa di medicina. E’ stata anche realizzata una
terapia intensiva a pressione negativa con percorsi, zone prefiltro/filtro e
montalettighe dedicato, per un numero massimo di 10 posti letto. Per i
pazienti non Covid attraverso il pronto soccorso generale è stato creato
l’accesso alle aeree di ginecologia ed ostetricia, pediatria, cardiologia con
emodinamica, psichiatria, oncologia, urologia e chirurgia generale comprese le
unità di ortopedia e otorinolaringoiatria. La terapia intensiva non Covid è stata strutturata in un blocco a parte con percorso pulito e senza commistione di areazione con le aree Covid”.
“L’organizzazione che ci siamo dati mette al sicuro i pazienti perché non c’è possibilità di contatti”, aggiunge- Il blocco operatorio di Ribera, in base al piano d’integrazione, fa da supporto a eventuali urgenze di altre branche chirurgiche presenti nel plesso di Sciacca in
caso di pazienti affetti da Covid, fatta eccezione per le urgenze ginecologiche ed ostetriche, emodinamica Covid, individuate perdecreto assessoriale presso l’ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento.

Si è anche messo fine ad un grave criticità presente nel plesso di Sciacca, che prevedeva un accesso ad operatori e pazienti senza alcuna regola per l’innumerevole presenza di varchi non autorizzati. Oggi, pertanto l’accesso alla
struttura ospedaliera di tutti gli operatori è possibile superando un apposito filtro con misurazione della temperatura ed effettuazione del link epidemiologico, utilizzando solo tre varchi dedicati e la contemporanea
chiusura di tutti gli altri. Si è anche determinata la possibilità di un’accoglienza
del personale sanitario e socio-sanitario maggiormente esposto, ai fini di
tutelare i medesimi e i rispettivi nuclei familiari nei locali della foresteria del
plesso di Sciacca per evitare che operatori sanitari divenuti positivi, piuttosto
che contagiare i propri familiari possano rimanere in quarantena all’interno
della stessa struttura ospedaliera”.

Novita’ annunciata nella nota dallo stesso commissario Firenze, la decisione di avvalersi,
ponendolo totalmente a proprio carico, di un proprio staff e un di board scientifico di risonanza nazionale a supporto della propria attività. Del board fanno parte: Luciana Bevilacqua risk manager – Asst Pavia, Claudia Colomba specialista malattie infettive Università di Palermo, Roberto Bordonaro
specialista in oncologia Arnas Garibaldi Catania, Roberto Lombardi esperto
misure di sicurezza Inail Roma, Dario Piazza data manager clinico Fondazione
Gstu Palermo, Gaetano Settimo coordinatore Gds Inquinamento Indoor Istituto Superiore Sanità Roma, Antonio Carroccio Università di Palermo.

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