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Comune di Sciacca

Ospedale di Sciacca, il commissario Firenze si dice pronto a mostrare le certificazioni ottenute al Giovanni Paolo II

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Il commissario ad acta Alberto Firenze si mostra positivo su quanto si sta facendo all’interno dell’ospedale di Sciacca per adeguarlo in alcune sue parti ad accogliere i pazienti Covid-19.

Il piano regionale, oggi fortemente contestato dalla sindaca Francesca Valenti, prevede nel nosocomio saccense 75 posti letto Covid-19 e dieci di terapia intensiva sempre dedicati al Coronavirus. In poche parole, il presidio ospedaliero di riferimento per la cura del virus dell’intera provincia. Piu’ posti anche del San Giovanni di Dio di Agrigento.

Alberto Firenze che oggi annuncia una conferenza stampa lunedi’ insieme ai vertici aziendali dell’Asp agrigentina, si dice pronto a mostrare tutte le certificazioni delle quali sta dotando il nosocomio saccense. Percorsi dedicati, reparto di medicina e area di emergenza dedicata esclusivamente a pazienti di questo genere secondo le direttive nazionali. Il commissario tra le altre cose, evidenzia di aver dotato di un sistema di areazione a parte proprio i reparti che saranno interessati dall’adeguamento.

Firenze riferisce poi che quei dispostivi di protezione che sono risultati assolutamente insufficienti nei primi giorni dell’emergenza, si stanno reperendo e si stanno fornendo al personale ospedaliero.

Anche le farmacie ospedaliere, secondo il commissario, si stanno rifornendo con tutti i farmaci che occorrono per affrontare il Covid-19 e proprio l’ospedale saccense e’ stato inserito nel registro nazionale anche per la dotazione di farmaci come il Tocilizumab, il farmaco per l’artrite reumatoide sperimentato con successo su alcuni pazienti all’Istituto Pascal di Napoli.

Insomma, pare evidente l’indirizzo diametralmente opposto tra la prima cittadina e il commissario ad acta, nominato in piena emergenza dopo il registrarsi di ripetuti casi positivi tra il personale e pazienti dell’ospedale.

Intanto, il Fratelli Parlapiano di Ribera, struttura gestita dallo stesso commissario, resta escluso dai posti letto Covid mentre alcuni primi cittadini e non solo la Valenti, avevano chiesto che proprio quella fosse individuata come Hospital Covid provinciale. Ma la Regione pare aver deciso in altro modo anche se la Valenti continua a ripetere che quel piano di puo’ ancora modificare paventando in caso contrario, di rivolgersi alla magistratura se il diritto alla sicurezza dei cittadini del territorio non verra’ garantito.

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