L’amministrazione comunale di Caltabellotta ha ufficialmente richiesto la dichiarazione dello stato di calamità naturale a seguito dei devastanti incendi che, lo scorso luglio, hanno distrutto circa 800 ettari di territorio.
Secondo quanto comunicato dal sindaco Biagio Marciante, le ondate di calore eccezionali registrate nelle scorse settimane hanno alimentato numerosi roghi, causando danni ingenti ai pascoli, agli allevamenti e, soprattutto, alle colture olivicole e agrumicole. Una perdita che rischia di avere pesanti ricadute sulla produzione e sull’economia agricola locale.
La giunta comunale ha approvato una delibera per trasmettere la richiesta sia al Governo centrale che alla Regione Siciliana, sollecitando lo stanziamento di fondi e risorse per sostenere le imprese agricole colpite. «Si tratta di settori chiave – ha sottolineato Marciante – che rappresentano una fonte vitale di reddito per molte famiglie di Caltabellotta».
Il sindaco ha anche invitato i cittadini a collaborare con le autorità e a segnalare eventuali episodi sospetti, ipotizzando che dietro i recenti incendi possa esserci la mano dell’uomo.