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Acqua Pubblica, il Forum Siciliano:” L’Azienda Speciale consortile deve subentrare alla gestione commissariale per accedere ai finanziamenti previsti dal patto per il sud

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Lettera aperta ai Sindaci, ai Presidenti dei Consigli comunali ed ai Consiglieri dei Comuni dell’ ex provincia di Agrigento, da parte dei rappresentanti del Forum Siciliano Movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni che fanno un appello ai Comuni che hanno richiesto la gestione diretta.

“I Comuni che hanno richiesto la gestione diretta dell’acqua devono essere i primi garanti di una gestione pubblica e partecipativa trasparente ed efficiente dando l’input alla costituzione dell’Azienda Speciale Consortile per accedere ai finanziamenti previsti dal patto per il sud e da tutte le altre misure economiche previste per mettere in sicurezza i territori, salvaguardare l’ambiente ed i diritti dei cittadini della provincia”. E’ quanto è scritto nella lettera aperta ai Sindaci dei Comuni dell’ex provincia di Agrigento, scritta dai rappresentanti del Forum siciliano.

“Con la costituzione dell’Azienda Speciale Consortile – evidenziano – la provincia di Agrigento sarà la prima, dopo Napoli a livello cittadino, a rispettare la volontà popolare espressa a larghissima maggioranza con i Referendum del 2011, nonchè ad attuare coerentemente l’art.1 la l.r.19/15. Per la prima volta in Italia ed in Sicilia sarà un ente di Diritto Pubblico e non una SPA a gestire le risorse idriche.

Un primato per una volta in positivo, dopo dodici anni di disservizi ed illegalità subite con la gestione privata di Girgenti Acque, del quale siamo orgogliosi e ci sentiamo di ringraziare i Sindaci e la Presidenza dell’ATI. Un primato che va ora riempito dei contenuti necessari a blindarlo con le premesse di uno Statuto che tuteli tutti i Comuni, grandi e piccoli, con una gestione trasparente, efficace, efficiente ed economica, garantendo la partecipazione ed il controllo democratico delle cittadinanze.

Resta ancora da capire – concludono – quanti saranno i Comuni che resteranno esclusi dalla gestione Consortile ai sensi dell’art. 147, avendo fatto richiesta della gestione diretta. Coerentemente alla battaglia svolta con tutte le loro popolazioni in questi anni, i Comuni non consegnatari possono oggi contribuire in maniera determinante nel fare la differenza della prossima gestione e pretendere, come hanno sempre fatto, una gestione pubblica efficace, efficiente, economica e partecipativa secondo il principio di solidarietà tra le comunità agrigentine”.

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