Nuovi sviluppi emergono nell’indagine sull’aggressione a Ravanusa avvenuta il 12 ottobre all’interno della villetta comunale. I carabinieri della Stazione di Ravanusa hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di un 17enne del posto, ritenuto gravemente indiziato di lesioni personali aggravate in concorso con altri giovani maggiorenni. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale per i Minorenni di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il caso ha profondamente scosso la comunità locale. Durante l’aggressione a Ravanusa, un uomo di 50 anni era stato brutalmente picchiato da un gruppo di giovani senza apparente motivo. Nel tentativo di fermare la violenza, anche un altro cittadino era intervenuto, rimanendo ferito.
Le attività investigative, coordinate dalla Procura e condotte dai carabinieri della Stazione di Ravanusa, hanno consentito di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. Determinanti sono stati i filmati della videosorveglianza comunale, insieme alle testimonianze raccolte.
Le immagini hanno mostrato gli aggressori mentre colpivano ripetutamente la vittima con calci e pugni, facendo uso anche di un tirapugni (noccoliera). Questi elementi sono stati fondamentali per consolidare il quadro indiziario già emerso nelle fasi preliminari dell’inchiesta.
La misura cautelare si inserisce nella parallela indagine condotta dalla Compagnia carabinieri di Licata, che il 7 novembre 2025 aveva portato all’arresto di quattro maggiorenni coinvolti nella stessa aggressione a Ravanusa. Con l’individuazione del 17enne, il totale degli indagati sale così a cinque.
Dopo l’arresto, il giovane è stato trasferito all’Istituto Penale per Minorenni di Palermo, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio dell’episodio e accertare eventuali ulteriori responsabilità.