Cronaca / Attualità

Santa Ninfa, arrestati per spaccio due conviventi

Due conviventi di Santa Ninfa, un uomo di 35 anni e una donna di 31, sono stati arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti dai carabinieri della Stazione di Partanna. L’operazione è scattata a seguito di movimenti sospetti registrati nei pressi della loro abitazione.

Arrestati per spaccio dopo una perquisizione

I militari, insospettiti dal via vai continuo di persone nelle vicinanze della casa, hanno deciso di intervenire con una perquisizione domiciliare. All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti 173 grammi di cocaina, 2,2 grammi di hashish e materiale vario utilizzato per il confezionamento delle dosi.

L’ingente quantitativo di sostanza stupefacente ha portato immediatamente al sequestro del materiale e all’arresto dei due, accusati di detenzione ai fini di spaccio.

Misura cautelare degli arresti domiciliari

Dopo l’arresto, i conviventi sono stati condotti dinanzi al giudice per l’udienza di convalida. Il magistrato ha disposto per entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa di ulteriori accertamenti.

L’indagine, ancora in corso, mira a chiarire eventuali connessioni con altre persone coinvolte nel traffico di droga nella zona del Belice.

Contrasto allo spaccio nel territorio trapanese

L’operazione dei carabinieri si inserisce nel quadro più ampio del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio trapanese, dove le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli in aree particolarmente sensibili.

Questa nuova operazione dimostra l’attenzione costante delle autorità nei confronti del fenomeno dello spaccio, spesso radicato in contesti familiari o conviventi.

Arrestati per spaccio in un contesto insospettabile

Il caso ha colpito l’opinione pubblica locale per il contesto apparentemente insospettabile in cui si sono svolti i fatti. I due arrestati, infatti, non avevano precedenti penali rilevanti e vivevano una vita all’apparenza ordinaria.

Tuttavia, la presenza di sostanze stupefacenti in quantità tali da far pensare a un’attività di commercio al dettaglio ha fatto scattare l’intervento delle forze dell’ordine.

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