I carabinieri hanno eseguito una misura cautelare di arresti domiciliari per rissa a carico di due palermitani, residenti a Sambuca. La vicenda è quella che ha portato, la scorsa estate, all’arresto di Mario Caternicchia, di 45 anni, agricoltore di Ribera, indagato per tentato omicidio. Caternicchia è accusato di avere sparato, il 17 agosto scorso, con una pistola detenuta legalmente, ferendo un altro riberese estraneo a una lite nel quartiere Rinascita del centro crispino.
I due palermitani ai domiciliari sono Antonino e Francesco Rizzuto, di 42 e 22 anni, padre e figlio. Il loro interrogatorio di garanzia, dinanzi al gip del Tribunale di Sciacca, Dino Toscano, che ha disposto la misura, è previsto domani. I due sono assistiti dall’avvocato Francesco Giambalvo.
Mario Caternicchia, assistito dall’avvocato Sergio Vaccaro, è stato interrogato in carcere nelle scorse settimane dal sostituto procuratore Brunella Fava e avrebbe detto di essere stato picchiato all’esterno della propria abitazione da alcune persone che poi sarebbero entrate nella sua casa. Avrebbe aggiunto di avere sparato, quando era in casa, per difendersi. Il riberese, intanto, resta in carcere, indagato oltre che per tentato omicidio anche per rissa. Domani anche per lui è previsto l’interrogatorio di garanzia.
Caternicchia è accusato di avere sparato un colpo di pistola che ha raggiunto un trentottenne di Ribera, estraneo alla vicenda, colpito a una spalla, mai in pericolo di vita e poi dimesso dall’ospedale Fratelli Parlapiano.
Nella foto, gli avvocati Sergio Vaccaro e Francesco Giambalvo