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Maltrattamenti all’ex moglie, quarantaduenne di Sciacca in carcere

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Era sottoposto al divieto di avvicinamento all’ex moglie, ma il giudice ha disposto un aggravamento della misura cautelare. Così è stato associato al carcere di Sciacca un quarantaduenne saccense, difeso dall’avvocato Mauro Tirnetta.

“Vuole organizzare un agguato nei miei confronti e nei confronti del mio compagno”. E’ la frase che la donna di Sciacca avrebbe riferito agli inquirenti, appresa da un conoscente, posta tra gli elementi dell’aggravamento della misura eseguita dagli agenti del commissariato di polizia di Sciacca.

In un paio di occasioni l’uomo avrebbe avvicinato la donna, nonostante il divieto che gli era stato imposto. Il braccialetto elettronico che era stato applicato all’indagato, tra l’altro, in occasione di un accertamento, sarebbe risultato scarico in quanto non ricaricato.

Adesso la difesa ha presentato appello avverso l’aggravamento della misura ed è in attesa della fissazione dell’ordinanza al Tribunale del Riesame di Palermo.

L’avvocato Mauro Tirnetta sostiene che l’uomo in ogni caso va scarcerato perché le sue condizioni di salute sono incompatibili con il carcere.

Su episodi specifici, come quello secondo il quale che il braccialetto elettronico non sempre veniva caricato, la difesa sostiene che l’indagato non ha fissa dimora, da qui la difficolta a ricaricarlo. Ed ancora, che in un’occasione avrebbe voluto soltanto avvicinare la figlia e che ciò era consentito.

Giuseppe Pantano
Giuseppe Pantano
Giornalista Professionista

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