L’Asp è pronta ad assumere, ma la difficoltà principale resta la disponibilità dei professionisti. Lo ha detto oggi il direttore dell’Asp di Agrigento, Giuseppe Capodieci intervenendo a margine del convegno che si è svolto oggi all’Istituto Alberghiero di Sciacca dell’Otosub.
“La nostra intenzione – ha detto – è colmare tutte le carenze, ma bisogna vedere se i medici fanno domanda. Stiamo avviando le procedure per la nomina dei primari, perché i giovani scelgono di venire dove ci sono figure di riferimento, i maestri. La medicina è ancora un’arte che si tramanda: servono guide competenti per attrarre nuovi professionisti”.
Sarà ufficialmente attiva dal 1° gennaio la Stroke Unit dell’ospedale di Sciacca, ma già dal 16 novembre prenderà il via la fase di sperimentazione dell’area neurologica. Il direttore generale dell’Asp di Agrigento ha illustrato i prossimi passi della riorganizzazione sanitaria provinciale.
“Dal 16 novembre sperimenteremo l’area neurologica con i primi due neurologi in servizio – ha dichiarato –. L’obiettivo è arrivare a pieno regime con l’avvio ufficiale della Stroke Unit dal 1° gennaio. Abbiamo già acquistato tutte le apparecchiature necessarie, dai letti speciali ai monitor, e contiamo di completare il team con altri neurologi che hanno già presentato domanda di trasferimento”.
Rete ospedaliera e nuovi atti aziendali
Il manager ha spiegato che l’avvio del nuovo servizio si inserisce nel più ampio percorso di attuazione della rete ospedaliera regionale.
“Stiamo attendendo la definitiva approvazione della rete ospedaliera da Roma – ha precisato –. Successivamente procederemo con la redazione e l’approvazione dei nuovi atti aziendali, per poi definire le nuove dotazioni organiche”.
Liste d’attesa: ridotti i tempi per le prime visite
Sul fronte delle liste d’attesa, il direttore ha sottolineato che la situazione è migliorata rispetto al passato, grazie a una gestione più mirata delle richieste.
“Abbiamo frammentato le richieste distinguendo tra prime visite e controlli. Le liste d’attesa, in senso stretto, riguardano solo le prime visite. I controlli, invece, saranno gestiti direttamente dai medici che li richiedono, non più dal Cup. Questo ci ha permesso di ridurre notevolmente i tempi, anche se permangono alcune criticità dovute all’aumento della domanda”