Assolta giovane donna di Sciacca dalla Corte d’Appello di Palermo che ribalta la condanna per resistenza a pubblico ufficiale disposta dal giudice di primo grado. S.C., di 31 anni, è stata assolta dai giudici della prima sezione della Corte d’Appello che hanno annullato la condanna a sei mesi di reclusione inflitta nel novembre 2023 dal Tribunale di Sciacca.
I fatti risalgono al gennaio 2022. La donna, vittima di aggressione da parte del coniuge, aveva richiesto l’intervento della polizia, ma aveva poi rifiutato l’accompagnamento presso il nosocomio saccense per le cure mediche del caso.
In tale contesto, con un gesto scomposto, aveva colpito un agente che tentava di convincerla a recarsi in ospedale e che intendeva accompagnarla. I giudici di Appello, accogliendo pienamente le argomentazioni della difesa, con l’avvocato Giovanna Maria Craparo (nella foto), hanno ritenuto che il gesto non configurasse il reato di resistenza.
La difesa aveva, infatti, sostenuto che l’atto ostacolato (l’accompagnamento per cure mediche) non rientra tra gli “atti d’ufficio” tipici e vincolanti per la cui esecuzione è prevista la tutela penale dell’art. 337 del codice penale, resistenza a pubblico ufficiale.
La Corte ha quindi derubricato il reato da resistenza a pubblico ufficiale a percosse. Poiché il reato di percosse è perseguibile solo a querela di parte e questa non era mai stata presentata, l’imputata è stata assolta.




