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Comune di Sciacca

Cani avvelenati in Sicilia, secondo l’associazione Aidaa presente una organizzazione regionale

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Due esposti alla Procura di Trapani e Caltanissetta presentati dall’associazione italiana difesa animali e ambiente annuncia per casi di avvelenamento di cani: l’ultimo episodio, soltanto in ordine temporale, in provincia di Trapani, a Partanna.

“Pur apprezzando la immediata denuncia del sindaco di Partanna – hanno scritto in una nota gli animalisti di Aidaa – occorre andare a fondo alla questione degli avvelenamenti e per questo oltre all’esposto abbiamo deciso di istituire una taglia di 5.000 euro sulla testa del responsabile degli avvelenamenti, anche se crediamo che non sia una sola persona ma possa esserci dietro una organizzazione che si occupa di avvelenare cani a livello regionale”.

Secondo Aidaa, esistono testimonianze che parlano senza dubbio di presenza di una organizzazione territoriale con lo scopo di usare il veleno per uccidere i cani in piccoli gruppi in modo che non si attiri troppo l’attenzione. Altri episodi si sarebbero verificati anche nel nisseno. Casi diversi con modalità differenti sempre secondo l’associazione animalista rispetto quanto accaduto nel 2018 a Sciacca con l’avvelenamento di venti cani che attirò l’attenzione dei media nazionali. In Sicilia sono stati avvelenati da inizio anno oltre 3000 cani.

Per Aidaaa, con avvelenamenti di piccoli gruppi si da’ meno nell’occhio, ma la possibile presenza di un organizzazione che si muove sul territorio di diverse provincie nell’isola non è da escludere anzi per capirne di più basterebbero esami approfonditi sui prodotti usati per avvelenare i cani”.

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