Scadrà domani l’impegno per i carristi che hanno realizzato i carri allegorici nel 2020 del Carnevale di Sciacca, edizione mai celebrata e chiusa in anticipo a causa dell’incidente lungo il corteo mascherato che costò la vita al piccolo Salvatore Sclafani, a conservare e custodire le opere in cartapesta. L’accordo per l’eventuale disponibilità a celebrare e chiudere la vecchia edizione ai fini del concorso era stato siglato in itinere a seguito anche dell’emergenza pandemica che aveva fatto rinviare qualsiasi ipotesi di un recupero.
Il Comune di Sciacca finora ha già attribuito la metà del premio messo a concorso, mentre resta la spettanza dell’ultima tranche legata e ripartita però secondo lo stesso bando, all’esibizione e alla classifica finale del concorso che però negli ultimi diciotto mesi è rimasto bloccato.
La scadenza domani dell’accordo stretto tra l’associazione carristi e l’assessore alla promozione strategica del territorio, Sino Caracappa, ha investito delle possibili risoluzioni anche gli uffici del primo settore Affari Generali, diretti da Michele Todaro e gli uffici legali dello stesso.
Dal canto loro, l’associazione dei carristi aveva avanzato la possibilità di una ripartizione ex equo tra le varie associazioni culturali della restante parte del premio e proprio quest’ultima sarebbe al momento al vaglio dell’ufficio legale impegnato anche a valutare ed esaminare la proposta della Futuris, la società che si era aggiudicata la gestione della manifestazione per gli anni 2020 e 2021, entrambe l’edizioni mai svolte. La Futuris, avrebbe chiesto una proroga di un anno per l’organizzazione delle prossime due edizioni della kermesse carnascialesca, e ora anche quest’ultima ipotesi attende un pronunzia da parte dei legali del Comune.
