Cronaca / Attualità

Carnevale di Sciacca, i carristi chiedono in 10 punti nuove regole

Dieci punti nero su bianco che i presidenti delle 9 associazioni culturali interessate a partecipare al prossimo bando del Carnevale di Sciacca hanno stilato con l’intenzione di recapitare al sindaco Fabio Termine e all’amministrazione comunale. Le richieste sono precise: dalla individuazione dettagliata delle responsabilità del carrista alla eliminazione del concorso con un importo per la prestazione d’opera uguale per tutti e l’introduzione di un premio simbolico per i primi tre. E ancora modalità di erogazione del contributo comunale con anticipi e saldo a fine montaggio dell’opera, prelievo percentuale sul ticket d’ingresso con un minimo di due euro. Insomma, nell’ultima riunione del 7 gennaio, i carristi hanno elaborato un’istanza che vorrebbe essere una riformulazione per una rifondazione della manifestazione carnascialesca, bloccata all’edizione 2020 dopo l’incidente costato la vita al piccolo Salvatore Sclafani e la successiva fase pandemica.

Nello stesso documento toccati ancora punti nevralgici come i capannoni: i carristi propongono una loro collaborazione attiva per la realizzazione in ogni fase e poi ancora, si chiedono somme una tantum per l’affitto di locali per la costruzione delle opere in cartapesta e somme per il deposito e conservazione per eventuali manifestazioni successive.

Il documento non sarebbe ancora approdato in maniera ufficiale a palazzo di Città, ma ufficiosamente sarebbe stato gia’ recapitato al primo cittadino che non avrebbe particolarmente gradito le tante richieste. Troppe forse, per poter essere accettate dal sindaco con delega allo spettacolo che nei prossimi mesi dovrà esplicitare la sua visione della festa e come far ripartire la macchina carnascialesca che intanto, non si svolgerà nel classico periodo di febbraio, almeno per questo 2023.

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