“Vediamo chi crede che una città diversa possa esistere” Con queste parole, Mario Di Giovanna, titolare di una gioielleria e ingegnere saccense, in reazione alle ultime richieste avanzate ieri nel corso della seduta della Commissione Attività Produttive da parte di un gruppo di 132 titolari di attività del centro storico di Sciacca. Di Giovanna ha scritto un Manifesto, titolato “Per un centro storico a misura d’uomo”.
L’intento è quello di spingere l’amministrazione comunale di Sciacca verso un centro storico chiuso al transito veicolare con Ztl e più aree pedonali. Nell’ultimo documento stilato e sottoscritto da 132 commercianti di associazioni dei comparto, invece si era criticato l’operato dell’ amministrazione sul tema viabilità e si è chiesta la riapertura della via Roma, divenuta Area pedonale da circa due mesi.
“Noi, commercianti – si legge nel documento – ristoratori, albergatori, artigiani, professionisti, proprietari di immobili, utenti, lavoratori e cittadini residenti, che viviamo giornalmente il tessuto urbano, sociale e culturale della città di Sciacca,
MANIFESTIAMO
la volontà di volere un centro storico riqualificato e a misura d’uomo e non delle auto, di tornare a vedere i bambini che giocano per le strade, di passeggiare, socializzare e vivere senza la paura di essere arrotati, di tornare a respirare l’aria pulita,
CREDIAMO
che un centro storico libero dalle auto possa diventare più vivibile, attrattivo, ricco e sicuro
CHIEDIAMO
che la nostra classe dirigente e politica si impegni a mettere in atto ogni azione (ZTL, autobus, bike sharing, parcheggi periferici, nuove aree pedonali, zone 30, etc) che possa restituire il centro storico alle persone, allontanando auto ed inquinamento, per un rinascimento della nostra città che abbia al suo centro i bisogni dell’uomo e non della macchina”.
Il documento si può firmare on line con un modulo google, e se si vuole anche con la vecchia cara carta e penna.
“Chi vuole darmi una mano per la raccolta – afferma Di Giovanna – mi chieda il PDF. Contiamoci, guardiamoci negli occhi, sogniamo, agitiamoci, proviamo a costruire assieme il futuro”.
Raccolta firme tramite un manifesto per un centro storico con più aree verdi, mano traffico e progressiva chiusura al teansito
