La marineria di Sciacca sarà presente venerdì 3 ottobre a Bruxelles, nell’incontro delle marinerie siciliane con il Commissario europeo alla Pesca, Kostas Kadis. Un appuntamento cruciale per il futuro del comparto, segnato da anni da una grave crisi della pesca siciliana che mette a rischio l’economia di intere comunità costiere.
Alla missione prenderanno parte l’ex sindaco Fabrizio Di Paola, il rappresentante di categoria Franco Catanzaro e Stefano Soldano, in rappresentanza della marineria locale. Insieme agli altri delegati siciliani, i rappresentanti saccensi consegneranno al Commissario Kadis una piattaforma di richieste e rivendicazioni condivise dal settore.
L’iniziativa promossa da Falcone
L’incontro è stato organizzato dall’eurodeputato Marco Falcone, vice capo delegazione di Forza Italia al Parlamento Europeo e membro della Commissione Pesca. Lo stesso Falcone ha spiegato che la missione rappresenta un passo fondamentale per portare “il grido d’aiuto dei pescatori siciliani direttamente a Bruxelles”.
Secondo l’europarlamentare, la crisi pesca siciliana non riguarda soltanto la sopravvivenza di migliaia di famiglie, ma anche il rilancio strategico del Mediterraneo. «Dalle risorse che dovranno sostituire il Feampa, alle quote del gambero rosso, dalle norme sullo strascico alla difficile situazione nel Canale di Sicilia: la pesca siciliana merita risposte concrete dall’Europa» ha dichiarato Falcone.
Sciacca al centro del confronto
La presenza della delegazione saccense non è casuale. Negli ultimi mesi a Sciacca si sono già svolti incontri preparatori, organizzati dal tavolo tecnico del consiglio comunale, con riunioni in sala Blasco e nella sala della parrocchia San Pietro. È proprio da qui che è maturata l’idea di portare una piattaforma unitaria davanti al Commissario europeo.
L’ex sindaco Di Paola, che aveva già anticipato la notizia dell’incontro, ha sottolineato l’importanza di “fare squadra” con le altre marinerie siciliane per dare più forza alle istanze di un comparto che oggi appare frammentato ma che condivide gli stessi problemi.
Verso una nuova stagione della pesca
La crisi della pesca siciliana non è solo una questione economica, ma anche sociale e culturale: tocca da vicino l’identità dei territori costieri. Per questo motivo, la missione a Bruxelles è vista come un’occasione per aprire un dialogo stabile con le istituzioni comunitarie, in grado di garantire regole più eque e opportunità di rilancio.
Il settore, che spazia dal gambero rosso al tonno, fino alla pesca pelagica a coppia, attende risposte immediate. La speranza è che la voce dei pescatori siciliani, e di Sciacca in particolare, non resti inascoltata nelle stanze del potere europeo.