Sciacca ha partecipato, a Bruxelles, all’incontro delle marinerie siciliane con il Commissario europeo alla Pesca, Kostas Kadis. Un appuntamento cruciale per il futuro del comparto, segnato da anni da una grave crisi della pesca siciliana che mette a rischio l’economia di intere comunità costiere.
All’incontro hanno preso parte l’ex sindaco Fabrizio Di Paola, il rappresentante di categoria Franco Catanzaro e Stefano Soldano, in rappresentanza della marineria locale. Insieme agli altri delegati siciliani, i rappresentanti saccensi hanno consegnato al Commissario Kadis una piattaforma di richieste e rivendicazioni condivise dal settore.
L’incontro è stato organizzato dall’eurodeputato Marco Falcone, vice capo delegazione di Forza Italia al Parlamento Europeo e membro della Commissione Pesca. Lo stesso Falcone ha spiegato che la missione rappresenta un passo fondamentale per portare “il grido d’aiuto dei pescatori siciliani direttamente a Bruxelles”.
Secondo l’europarlamentare, la crisi pesca siciliana non riguarda soltanto la sopravvivenza di migliaia di famiglie, ma anche il rilancio strategico del Mediterraneo. «Dalle risorse che dovranno sostituire il Feampa, alle quote del gambero rosso, dalle norme sullo strascico alla difficile situazione nel Canale di Sicilia: la pesca siciliana merita risposte concrete dall’Europa» ha dichiarato Falcone.
La presenza della delegazione saccense non è stata casuale. Negli ultimi mesi a Sciacca si sono già svolti incontri preparatori, organizzati dal tavolo tecnico del consiglio comunale, con riunioni in sala Blasco e nella sala della parrocchia San Pietro. È proprio da qui che è maturata l’idea di portare una piattaforma unitaria davanti al Commissario europeo.
L’ex sindaco Di Paola ha sottolineato l’importanza di “fare squadra” con le altre marinerie siciliane per dare più forza alle istanze di un comparto che oggi appare frammentato ma che condivide gli stessi problemi.
Durante il meeting a Bruxelles, Falcone ha ringraziato il Commissario Kadis «per l’invito e la straordinaria occasione di portare la Sicilia e i temi della pesca siciliana e insulare in Europa. Oggi apriamo un nuovo percorso fondato sull’ascolto e sul dialogo tra i pescatori, le comunità costiere e la Commissione Europea. Quella distanza che prima era percepita come siderale oggi inizia a ridursi>>.
Falcone ha annunciato che i primi segnali concreti potranno arrivare già dal nuovo Bilancio UE 2028-2034, che prevede due miliardi in più per le priorità della pesca e dell’acquacoltura. Presenti all’incontro anche il presidente della provincia di Trapani Salvatore Quinci, Maurizio Giacalone per l’OP Blue Sea di Mazara del Vallo, Giuseppe Tramati per la pesca del tonno con il palangaro e ancora Franco Catanzaro e Stefano Soldano per le marinerie siciliane.
Fra i temi affrontati con Kadis: la sostenibilità delle marinerie di Mazara del Vallo, Sciacca, Trapani e Marsala, la tutela del gambero rosso e del merluzzo, le norme sullo strascico e la concorrenza dei Paesi rivieraschi come Tunisia e Libia. «Peschiamo sullo stesso mare e commerciamo lo stesso prodotto, ma con regole diverse – ha sottolineato Falcone – serve una nuova governance UE del Canale di Sicilia >>.
Il Commissario Kadis si è impegnato a intensificare i controlli attraverso l’EFCA, a rilanciare la cooperazione nel Mediterraneo e a sostenere una nuova strategia UE per le comunità costiere insieme al Commissario alla Coesione Raffaele Fitto.
Ulteriore attenzione sarà rivolta alle zone di nursery del Canale di Sicilia e a nuove indagini scientifiche per comprendere l’impatto delle specie predatorie sul gambero rosso e sul merluzzo. Le marinerie hanno inoltre chiesto che gli aiuti economici europei siano indirizzati solo a chi pratica effettivamente attività di pesca, evitando dispersioni.
La crisi della pesca siciliana non è solo una questione economica ma anche sociale e culturale: tocca l’identità stessa delle comunità costiere. La missione a Bruxelles rappresenta un passo importante per costruire un dialogo stabile con l’Europa, capace di garantire regole più eque e nuove opportunità di rilancio.