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Crisi politica a Ribera, interviene anche padre Nuara: “Triste il gioco della poltrona in più”

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Non e’ nuovo al suo ruolo di commentatore anche in settori diversi dal suo ministero padre Antonio Nuara, rettore della chiesa di San Pellegrino e gia’ protagonista per la scelta di posizioni forti in diversi ambiti. Mentre a Ribera si attende che il sindaco Matteo Ruvolo costituisca una nuova giunta dopo la rottura con le forze che lo avevano sostenuto alle elezioni, “Diventerà Bellissima” e “Forza Italia”, il sacerdote si lascia andare ad una vera analisi della crisi politica a mezzo social.

Partendo da una citazione di un passo di Isaia, per spiegare la sua intrusione nella sfera politica, così scrive:” Convinto che la vera politica è servizio, io Sacerdote, che vive la vita della sua gente, condividendone le problematiche, le attese e le speranze, mi sono sentito di offrire a quanti “concorrevano” ad amministrare correttamente e proficuamente il paese, alcuni riferimenti inerenti lo “stile dell’amministratore” e le varie criticità che il paese si portava e che richiedevano degli interventi risolutivi. Ho sperato e auspicato che chi è stato eletto e il suo staff, avrebbero subito dato dei segnali che facessero sperare di cominciare ad uscire dai vari tunnel che rendevano invivibile la città. Così non è stato e con l’aggravante di un “navigare alla giornata”, malgrado ci fossero i numeri per amministrare”. Nuara, insomma boccia in pieno l’azione della prima giunta Ruvolo e la sua prima azione amministrativa e commenta così anche il proposito del primo cittadino di ricomporre la giunta con espressioni professionali e sociali della comunità riberese:

“Ora il giocattolo – ha aggiunto – si è rotto, le “poltrone” non bastano e allora le dimissioni con l’apertura di una crisi. Si dice in giro che il tutto si ricomporrà con elementi al di fuori di quanti sono stati eletti per amministrare. Mi verrebbe di pensare alle “comiche” o al più famoso ed autorevole Luigi Pirandello. È triste – ha concluso – per una comunità, piena di tanti problemi assistere ai giochetti della “poltrona in più”. La nostra gente è stanca e sfiduciata e, nello stesso tempo, priva di riferimenti. Uno stallo che diventa pesante perchè non dà la possibilità di guardare al futuro. Il paese ha diritto di essere ben amministrato e non di assistere al teatro delle marionette. Ribera non lo merita”.

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