Uno studente, dopo aver richiesto al proprietario la regolare registrazione del contratto di locazione, sarebbe stato escluso dall’appartamento. Il proprietario, un palermitano di 50 anni, ha ricevuto la citazione a giudizio per l’udienza predibattimentale.
Il giovane studente condivideva un appartamento a Palermo con atri 2 coinquilini, in seguito alle richieste di registrare il contratto di locazione, il proprietario avrebbe risposto negativamente arrivando persino a minacciare di cacciarlo fuori di casa nel caso avesse insistito.
La situazione sarebbe precipitata quando il proprietario, senza preavviso, ha cambiato la serratura dell’appartamento, fornendo copia delle chiavi solo agli altri inquilini, impedendo di potere accedere all’appartamento e alla camera in uso allo studente.
Inoltre, il proprietario si sarebbe introdotto clandestinamente all’interno della camera concessa in locazione allo studente, da quest’ultimo chiusa a chiave, prelevando dalla stessa gli effetti personali, abiti scarpe, libri, biancheria, materasso ed oggetti vari, di proprietà dello studente e inserendoli all’interno di sacchetti di plastica che provvedeva poi a spostare nell’ingresso dell’appartamento.
L’inquilino si è ritrovato improvvisamente fuori dalla casa in cui viveva e pagava regolarmente l’affitto.
Dopo l’accaduto il giovane si è rivolto al proprio legale, l’ avvocato Giuseppe Buscemi (nella foto), sporgendo denuncia.
Il Tribunale di Palermo ha disposto un decreto di citazione a giudizio per l’udienza predimattimentale nei confronti del proprietario per esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose e violazione di domicilio.



