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Deroga al piano assicurativo per i danni in agricoltura dopo l’alluvione, firmata l’ordinanza di Protezione Civile

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È stata firmata l’ordinanza di Protezione civile nazionale sui primi interventi urgenti in conseguenza di eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito la Sicilia a partire dall’ottobre scorso. In particolare l’articolo 4 ha recepito la proposta, varata dal governo Musumeci, di deroga al Piano assicurativo per i gravi danni subiti dagli agricoltori a causa del maltempo abbattutosi sull’Isola nelle scorse settimane.
“Apprezziamo – evidenzia il presidente Musumeci – la decisione di concedere la deroga , in modo tale che le aziende danneggiate possano ottenere un rimborso. Nel caso in cui il governo nazionale e l’Ue renderanno effettivamente disponibili le risorse, considerato tra l’altro che si sta attivando anche il Fondo di solidarietà europeo, potremo attivare prontamente gli interventi compensativi a favore delle imprese agricole e zootecniche dei territori colpiti, la cui ripresa economica e produttiva sarebbe particolarmente difficoltosa senza questi straordinari interventi”.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera, aveva richiesto al ministero delle Politiche agricole una deroga al decreto legislativo 102 del 2004 per consentire di attivare interventi risarcitori, a valere sul Fondo di solidarietà nazionale, anche per tutti quei danni che, nei casi ordinari del maltempo, non vengono risarciti in quanto assicurabili. Ciò di fatto consente alle imprese agricole siciliane, che nel momento in cui si è verificato l’evento non avevano sottoscritto polizze agevolate a copertura del rischio “avversità catastrofali”, di ricevere un intervento compensativo. Il provvedimento, proposto dalla Sicilia, è stato inoltre esteso a tutte le Regioni italiane colpite da maltempo.
“Il risultato che abbiamo conseguito in questa vicenda – aggiunge l’assessore Bandiera – ci soddisfa e ci inorgoglisce doppiamente, da un lato nei confronti delle nostre aziende che potranno vedere ricompensato e restituito il lavoro e l’impegno che hanno profuso nel realizzare produzioni ortofrutticole di qualità, agrumeti, frutteti, colture in pieno campo e in serra, dall’altro nei confronti delle altre Regioni d’Italia, per le quali abbiamo fatto da apripista, in una vicenda così rilevante e complessa”.

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