Cronaca / Attualità

Dimino: “Per la crisi irrigua Barbagallo ascolti anche noi oltre a Ribera”

Un incontro operativo urgente sul progetto per il riutilizzo delle acque reflue del depuratore di Sciacca. E’ quanto chiede l’assessore comunale Francesco Dimino in una lettera ufficiale all’assessore regionale all’Agricoltura Antony Barbagallo.

L’assessore di Sciacca fa riferimento ai 180 litri al secondo di acqua trattata che ogni giorno finisce a mare, mentre le aziende agricole chiudono i rubinetti e, in alcuni casi, anche le attività.

“Intorno a noi – scrive l’amministratore all’assessore regionale – campi un tempo verdi come quelli di contrada Surriano oggi sembrano il deserto. Il progetto, se attuato, potrebbe servire un ampio bacino irriguo che coinvolge i comuni di Sciacca, Menfi, Santa Margherita, Sambuca, Partanna e Castelvetrano. Ho chiesto che si convochi subito un tavolo tecnico con AICA, Consorzio di Bonifica Agrigento 3 e ASP, per avviare una valutazione concreta e rapida sulla fattibilità tecnico-sanitaria del riutilizzo di questa risorsa preziosa”.

Dimino poi accenna alla riunione in programma tra l’assessore e i rappresentanti del comprensorio riberese: “Fa piacere – afferma – sapere che il comprensorio riberese sarà ricevuto a breve dall’Assessore Barbagallo. Ma anche il nostro comprensorio, che attraversa una crisi agricola altrettanto profonda, ha bisogno di essere ascoltato. Sciacca e i suoi agricoltori non possono restare indietro”.

Dimino poi riferisce che è in corso la progettazione per riattivare il sistema di sollevamento dal fiume Belice, che attualmente ha una portata di 300 litri al secondo.

“Una notizia positiva – aggiunge – ma che non basta da sola a salvare una stagione ormai compromessa. A complicare tutto ci si mettono anche i nuovi dazi imposti dal governo Trump, che rischiano di colpire duramente l’export di prodotti agricoli siciliani verso gli Stati Uniti. Non possiamo permetterci di perdere anche questa sponda di mercato per colpa di un’Europa incapace di reagire. In un momento così delicato – conclude – resistere davanti ai potenti e davanti all’inerzia è un dovere. Per questo continuerò a battermi, con il sindaco e con l’intera amministrazione, per difendere il futuro agricolo del nostro territorio” .

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