Domiciliari alla fioraia di Sambuca condannata in primo grado per favoreggiamento nei confronti di Leo Sutera

Il Gup del Tribunale di Palermo, Marcella Ferrara, accogliendo l’istanza dei difensori, gli avvocati Sergio Vaccaro e Piero Marino, ha disposto i domiciliari per Maria Salvato, di 45 anni, fioraia di Sambuca, accusata di favoreggiamento nei confronti di Leo Sutera e condannata, nel processo di primo grado, a 3 anni di reclusione. La donna dopo un anno ha lasciato il carcere.

In questo processo Sutera è stato condannato a 18 anni di reclusione per associazione mafiosa e Maria Salvato, assieme a Vito Vaccaro, di 57 anni, e Giuseppe Tabone, di 53, a 3 anni per favoreggiamento.

I tre avrebbero aiutato Sutera ad eludere le indagini, salvaguardandone gli spostamenti e la comunicazione.  Sutera è da sempre considerato ai vertici dell’associazione mafiosa della provincia anche in forza dei personali rapporti con esponenti di Cosa nostra del Palermitano e del Trapanese.

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