Esclusi per morosità dal mercato di San Michele, il Tar dà ragione al Comune di Sciacca

Il Tar Sicilia ha dato ragione al Comune di Sciacca sul ricorso di tre operatori commerciali del mercato rionale di San Michele non in regola con la Cosap, il canone per l’occupazione del suolo pubblico. E’ quanto rende noto l’Ufficio Legale del Comune che ha difeso le ragioni dell’ente.

Il Tribunale Amministrativo Regionale non ha, infattim concesso la sospensiva alla determinazione dirigenziale che lo scorso marzo ha dichiarato decaduta, per i tre operatori, l’autorizzazione all’esercizio al commercio nel mercato di San Michele per morosità nel pagamento del dovuto canone. Nel respingere la richiesta di sospensione del provvedimento, gli operatori sono stati condannati al pagamento, in favore del Comune di Sciacca, di 900 euro ciascuno.

Sono cinque i procedimenti avviati. Tre sono arrivati al primo pronunciamento del Tar. Altri saranno discussi a settembre.

A seguito di un’attività di controllo condotta congiuntamente da diversi settori del Comune di Sciacca – spiega l’Ufficio Legale – gli operatori commerciali sono stati scoperti non in regola con il canone di occupazione di suolo pubblico per gli anni 2017-2018. Dopo la diffida a mettersi in regola e a produrre scritti difensivi, e considerato il mancato riscontro, il dirigente comunale del settore competente ha emesso determinazione con cui ha dichiarato decaduta la licenza a esercitare il commercio nel mercato di San Michele.

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