Ha lasciato il carcere ed è tornato in detenzione domiciliare per scontare la pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione per reati contro il patrimonio perché il suo difensore ha dimostrato che quando è evaso da casa si stava recando ad acquistare del materiale per sistemare la sua abitazione nella località Adragna di Sambuca e che le ore consentite per allontanarsi non erano sufficienti per le sue necessità.
Così il Tribunale di Sorveglianza di Palermo ha disposto il ripristino della misura dell’esecuzione della pena presso il domicilio per Natale Maggio, di 43 anni, di Sambuca. I giudici hanno accolto la tesi dell’avvocato Francesco Di Giovanna (nella foto)
Natale Maggio da quando aveva lasciato il carcere era stato sorpreso due volte dai carabinieri fuori dalla propria abitazione. Nella prima occasione, il 4 giugno scorso, proprio nel primo giorno in cui aveva lasciato il carcere, per recarsi al bar. Il secondo, il 20 giugno, è stato visto su un’auto, con un altro soggetto. Così era tornato in carcere. Adesso il Tribunale di Sorveglianza ha accolto la richiesta della difesa, ma in un passaggio dell’ordinanza i giudici scrivono: “Resta fermo che un’ulteriore non giustificata violazione delle prescrizioni implicherebbe necessariamente una revoca della misura stessa”.