L’ex direttore dell’agenzia di Poste Italiane del quartiere di San Michele, Michele Bobbio, 65 anni, di Sciacca, è stato condannato in primo grado, per truffa aggravata, ad un anno di reclusione, (pena sospesa), e al risarcimento del danno in solido con Poste Italiane. Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella che ha emesso la sentenza, ha condannato Bobbio anche al pagamento delle spese legali.
L’indagine a carico dell’ex direttore della filiale di Poste Italiane, è partita nel 2011 e ha coinvolto altre due persone già giudicate in precedenza con riti alternativi. Queste ultime, secondo quanto ricostruito in sede processuale, avrebbero abusato delle condizioni di menomazione in cui versavano due anziani fratelli, parte offesa, riuscendo a carpire con artifizi e raggiri un patrimonio di circa 60 mila euro. Bobbio abusando della sua qualità di direttore dell’ufficio postale, avrebbe permesso prelievi ed incassi di pensioni sulla base di moduli firmati in bianco, di scritture false, senza identificare chi materialmente effettuava l’operazione e senza far opporre le relative firme necessarie in sua presenza.
Le persone offese che si sono costituite parte civile nel processo, sono state rappresentate dall’avvocato Serafino Mazzotta. Mentre Michele Bobbio, è stato difeso dagli avvocati Paolo e Leonardo Sclafani, i quali, in attesa di conoscere entro 60 giorni le motivazioni, ritengono errata la sentenza e annunciano l’impugnazione in appello. La quantificazione del risarcimento del danno proseguirà, invece in sede civile. Bobbio e’ stato assolto dall’accusa di falso.