L’export dalla Sicilia registra numeri da record nei primi nove mesi del 2025, confermando una fase di forte espansione delle vendite sui mercati internazionali. A certificarlo è l’ufficio studi della Cgia di Mestre, che evidenzia una performance nettamente superiore alla media nazionale, con alcune province che si distinguono per incrementi particolarmente significativi.
A livello nazionale, l’export italiano torna a crescere, ma è la Sicilia a segnare i dati più sorprendenti. In particolare, la provincia di Palermo emerge come la prima in Italia per crescita delle esportazioni complessive nel mondo, mentre Enna si colloca ai vertici per l’export verso gli Stati Uniti.
Palermo prima provincia italiana per crescita dell’export
Nei primi tre trimestri del 2025, le merci prodotte a Palermo hanno fatto registrare un incremento del +160,6%, posizionando il capoluogo siciliano al primo posto nella classifica nazionale delle 107 province italiane. Un risultato che testimonia la crescente capacità competitiva del tessuto produttivo palermitano e il dinamismo di diversi comparti industriali e manifatturieri.
Questo dato rafforza il ruolo strategico di Palermo come hub economico regionale, confermandola come uno dei principali motori dell’export dalla Sicilia nel contesto internazionale.
Enna protagonista negli Stati Uniti grazie all’agroalimentare
Particolarmente rilevante è anche la performance della provincia di Enna, che registra un aumento del +582,4% delle esportazioni verso gli Stati Uniti rispetto all’anno precedente. Un risultato che rende Enna la seconda provincia italiana per export verso il mercato statunitense, con un ulteriore incremento del +7,7% rispetto ai primi nove mesi del 2024.
A trainare questa crescita è soprattutto il comparto agroalimentare, con prodotti come miele, legumi, confetture di frutta, formaggi e funghi, sempre più apprezzati oltreoceano. Complessivamente, Enna si colloca al quinto posto nazionale per crescita dell’export globale, con un +64,2%.
Le altre province: luci e ombre
Accanto ai risultati positivi, il quadro dell’export dalla Sicilia presenta anche elementi di criticità. Trapani si posiziona al tredicesimo posto con un +15,8%, seguita da Catania (+10,3%) e Agrigento (+0,5%).
In calo, invece, Ragusa (-3,1%), Messina (-3,3%) e Siracusa (-19,8%). Particolarmente negativo il dato di Caltanissetta, che segna un -24,2% e si colloca tra le ultime province italiane per performance complessiva.
Export verso gli Usa: la classifica siciliana
Guardando esclusivamente al mercato statunitense, Caltanissetta si posiziona all’undicesimo posto nazionale con un +58,6%, subito dopo Messina (+63%). Palermo è diciannovesima con +16,8%, seguono Agrigento (+6%), Ragusa (+2,4%) e Trapani (+0,6%). Catania scende all’80° posto con -13,4%, mentre Siracusa chiude la classifica nazionale con un crollo del -88,5%.
Un quadro complesso che mostra come l’export dalla Sicilia stia crescendo a ritmi sostenuti, ma in modo disomogeneo tra i territori.



