Il pubblico ministero Michele Marrone ha chiesto la condanna a 8 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata alla truffa a carico di Alfonso Caruana, di 48 anni, di Ribera, nel processo su presunte false assunzioni a Poste Italiane in cambio di denaro. Cinque persone avrebbero versato complessivamente 45 mila euro.
Imputata anche Pasqualina Serpico, di 52 anni, di Castelvetrano, per la quale il pm ha chiesto un anno e 6 mesi.
Nella ricostruzione del pm Michele Marrone (nella foto) per Caruana viene descritto un ambito più ampio di persone che avrebbero pagato per posti di lavoro mai ricevuti e con una somma di denaro complessiva più rilevante.
La difesa, invece, con l’avvocato Aldo Rossi, ha sostenuto l’assenza del presupposto associativo e chiesto l’assoluzione. Anche l’avvocato Marco Campagna, per Pasqualina Serpico, ha chiesto l’assoluzione.
Il 26 febbraio 2026 la sentenza. In questo processo un imputato ha patteggiato un anno e 6 mesi di reclusione con pena sospesa e un altro è stato condannato a un anno e 8 mesi, in abbreviato, per associazione, (è pendente il giudizio d’appello) ma giudicato estraneo alle truffe contestate.




