Cronaca / Attualità

Firmata convenzione tra il Gac e l’assessorato regionale in occasione di Azzurro Food, pescatori complici nella pulizia del mare e nella lotta allo spreco

In occasione di Azzurro Food, manifestazione enogastronomica per la valorizzazione del pesce azzurro, giunta alla quinta edizione, il Comune di Sciacca attraverso il suo sindaco Francesca Valenti e il direttore del dipartimento Pesca Mediterranea, Dario Cartabellotta hanno firmato la convenzione “Flag fishery local action group” che porterà finanziamenti per un valore di 2,1 milioni di euro al comparto della pesca di tutto il territorio che va da Sciacca a Menfi, Realmonte, Campobello di Mazara e Porto Empedocle, il cosiddetto Gac (gruppi di azione costiera nati per attuare il Piano di sviluppo locale), con un bando del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca” – FEAMP 2014/2020.

Due i progetti che saranno finanziati, rendono i pescatori complici nella pulizia del mare e nella beneficenza. Il primo riguarda l’azione di recupero dei rifiuti dal mare, attraverso l’azione dei pescatori, in modo che la plastica che resta nelle reti con la pesca a strascico non venga ributtata ma conferita nell’isola ecologica, realizzata dal Comune, dietro una premialità. L’altro progetto vede assieme i pescatori ed il Banco alimentare, in modo che tutto il pesce che non viene utilizzato per la vendita perché primo di valore commerciale, non venga ributtato in mare ma trasformato e dato in beneficenza.

L’altro progetto riguarda il mercato ittico di Sciacca che è stato oggetto di un altro finanziamento, annunciato nel corso di Azzurro Food, pari a 620 mila euro, grazie ad un bando compartecipato dal Comune di Sciacca per la misura 1.43, per la riqualificazione del mercato ittico. «Uno dei temi centrali per i pescatori è dove andare a vendere il pesce – spiega Dario Cartabellotta. – Intendiamo incentivare, come in agricoltura, la filiera diretta che rispetti il freddo, così i pescatori possano affidarsi ad un mercato regolare che permetta di ottenere prezzi migliori e aumentare il loro valore aggiunto rispetto alla banchina. Dovrebbe essere attivo entro la prossima estate».

«Il tal modo – spiega il direttore del dipartimento Pesca Dario Cartabellotta – riusciamo a coniugare il divieto di rigetto in mare del pescato, che scatta dal 1 gennaio 2019 secondo la normativa comunitaria e che comporta delle multe, con una finalità benefica, incentivando l’importante industria della trasformazione del pesce. Tra i pesci solitamente rigettati a mare ci sono i serranidi, la tracina, i molluschi e altre specie prese a strascico di piccola dimensione, che possono diventare hambuger e polpette di mare ed essere donati al Banco alimentare, fornendo proteine biologiche di alto valore nutritivo».

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