Cronaca / Attualità

Frana del 2021 a Siculiana, la Regione stanzia 4 milioni di euro

La lunga e persistente scia della frana che lo scorso novembre inghiottì un intero piazzale e parte della strada di contrada Cantamatino, a Siculiana, potrà essere definitivamente arrestata grazie ai lavori di consolidamento che il governo regionale ha appena finanziato. Un milione e 900 mila euro per realizzare le necessarie strutture di contenimento e ripristinare la via d’accesso al quartiere in cui sorge una serie di complessi abitativi.

«Una zona densamente popolata – sottolinea il presidente della Regione, Nello Musumeci a capo della Struttura anti dissesto idrogeologico – in cui soltanto pochi mesi fa si è sfiorata una tragedia a causa della mancata prevenzione e di un approccio edilizio al territorio che spesso, in passato, ha trascurato anche le regole del buon senso. Si tratta di un’area da codice rosso per la sua fragilità geomorfologica che adesso potrà essere messa totalmente in sicurezza in breve tempo. Poco a poco stiamo affrontando situazioni del genere in ogni parte dell’Isola con l’obiettivo di eliminare quelle insidie che tengono in apprensione i cittadini e consegnare loro habitat finalmente sicuri».

La frana del novembre del 2021 costrinse alcune famiglie ad abbandonare le proprie abitazioni collocate sul fronte più a ridosso dell’area in cui avvenne il crollo. In quei giorni, tra l’altro, la Protezione civile regionale stava costruendo un muro di contenimento mentre altre opere erano state realizzate, in modo saltuario, nel corso degli anni, da quando i primi smottamenti avevano consigliato di alzare la soglia d’attenzione.

Adesso, grazie all’intervento della Regione, l’intero versante a valle dei fabbricati esistenti sarà reso stabile per mezzo di una paratia lunga complessivamente 150 metri e divisa in tre tronconi: la parte centrale sarà composta da una doppia fila di pali con una profondità di sedici metri, le due laterali avranno una sola fila di pali lunghi 12 metri e mezzo. Il progetto prevede anche l’eliminazione dell’attuale ingresso al piazzale antistante gli edifici, che prima avveniva attraverso una rampa di accesso con una forte pendenza, e la realizzazione di un nuovo percorso nella parte più a monte.

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