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Funerali di Gisella Dimino, l’arciprete Marciante: “Una grande donna, ora la speranza della Resurrezione per i suoi cari”

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Tanta gente e tanta commozione oggi pomeriggio durante la celebrazione dei funerali di Gisella Dimino, la trentasettenne saccense morta il trenta settembre scorso a causa di un male incurabile.

La donna era conosciuta a Sciacca per la battaglia intrapresa per il figlio che dalla nascita era affetto dall’anemia di Fanconi. Per poter curare il piccolo Davide, Sciacca alcuni anni fa si è mobilitata in una gara di solidarietà e proprio in quella occasione, Gisella Dimino non esitò a chiedere aiuto per poter dare una speranza al suo piccolo.

La donna da qualche mese era stata ricoverata al Gemelli di Roma a causa di una recidiva al tumore che già qualche anno prima l’aveva duramente colpita, poi il trasferimento al San Giovanni di Dio di Agrigento, infine il decesso. Accanto a lei in ogni percorso difficile in questi anni il marito Giuseppe.

“Piangere, silenzio e speranza”: sono state queste le tre parole chiave utilizzate da padre Giuseppe Marciante, l’arciprete della Basilica del Soccorso di Sciacca che ha officiato la cerimonia.

“Una grande mamma e una grande figura femminile – ha ricordato così padre Marciante Gisella – adesso è il momento del pianto, poi lo sarà del silenzio per il dolore di questa famiglia alla quale deve sopraggiungere la speranza della Resurrezione”.

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