Cronaca / Attualità

Pena ridotta in appello per furti in scuole di Sciacca, assolta donna accusata di ricettazione


La Corte di Appello di Palermo ha riformato la sentenza di primo grado riguardante furti in scuole di Sciacca. Per computer e altoparlanti rubati nell’elementare Sant’Agostino e al Primo circolo didattico Giovanni XXIII, tra maggio e giugno del 2015, Antonino Gucciardo, di 35 anni, di Sciacca, si è visto ridurre in appello la pena da 4 anni e 8 mesi di reclusione e 3.100 euro di multa a 3 anni e 6 mesi e 1.200 euro di multa.

Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Paolo Gabriele Bono, aveva riqualificato, nel giudizio di primo grado, il reato di ricettazione in furto e aumentato la pena per la recidiva reiterata specifica. Dalla scuola di Sant’Agostino vennero rubati un notebook, un pc portatile e un tablet. Dal Giovanni XXIII, invece, due altoparlanti.

Nello stesso processo è stata confermata la sentenza di primo grado, per ricettazione, nei confronti di Salvatore Abbruzzo, di 49 anni, a 3 anni e 4 mesi di reclusione, mentre è stata assolta per non avere commesso il fatto, sempre dall’accusa di ricettazione, la sorella Serafina Abbruzzo, difesa dagli avvocati Giovanni e Sergio Vaccaro, per la quale in primo grado era stata disposta la condanna a un anno e 4 mesi con pena sospesa.

Salvatore Abbruzzo, secondo l’accusa, si sarebbe intromesso nel fare acquistare alla sorella da Gucciardo, per complessivi 150 euro, un pc e un tablet provento del furto alla scuola di Sant’Agostino.

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