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Comune di Sciacca

Donazione di sangue con l’Avis in memoria del giudice Livatino

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A Sciacca, Sambuca di Sicilia e Santo Stefano di Quisquina si è svolta oggi una donazione speciale in memoria delle vittime di mafia, con Avis, in memoria del giudice Rosario Livatino. L’iniziativa ha voluto ricordare il magistrato nel 35° anniversario dell’omicidio, il 21 settembre 1990.
Il presidente provinciale Avis, Mimmo Allegro, ha parlato di un bilancio positivo: sono state raccolte 60 sacche di sangue e registrate 15 idoneità alla donazione. «Chi dona salva una vita» – ha ribadito Avis – sottolineando l’importanza del gesto solidale come segno concreto di memoria e impegno civile.

Rosario Livatino, il “giudice ragazzino”

Nato nel 1952 e entrato in magistratura giovanissimo, Rosario Livatino ha condotto indagini cruciali sulla criminalità organizzata agrigentina. Sempre riservato, mai in cerca di visibilità, firmava i suoi documenti con l’acronimo stD, “sub tutela Dei”, a testimonianza di una fede profonda vissuta insieme al suo lavoro.
Il 21 settembre 1990, mentre si recava in tribunale senza scorta, fu assassinato a soli 38 anni da un commando mafioso sul viadotto Gasena. La sua integrità e la sua dedizione lo hanno reso un simbolo di giustizia, tanto che nel maggio 2021 papa Francesco lo ha proclamato beato.

Le celebrazioni per l’anniversario omicidio Livatino

In occasione dell’anniversario omicidio Livatino, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ricordato con commozione il sacrificio del giudice: «La sua vita è stata un esempio di coraggio, integrità morale e dedizione alla giustizia. La Sicilia non dimentica». Alla cerimonia sul luogo dell’eccidio ha preso parte, in rappresentanza del governo regionale, l’assessore Giusi Savarino, che ha deposto una corona d’alloro.

L’omaggio culturale e civile

Oltre agli eventi commemorativi, anche la cultura ha voluto rendere tributo. La Treccani, in collaborazione con la Regione Siciliana, ha pubblicato il volume Rosario Livatino tra Diritto e Fede, curato dal professore Gaetano Armao, per ricordare l’attualità di un uomo che visse la magistratura come autentica vocazione al bene comune.
L’anniversario dell’omicidio di Livatino non è dunque solo una ricorrenza, ma un’occasione per ribadire valori essenziali: memoria, giustizia e speranza in una Sicilia libera da mafia e corruzione.

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