Disagi idrici in diverse zone della città a causa di una rottura individuata sulla condotta principale di via Mazzini.
Dopo l’interruzione del turno già avvenuta domenica mattina, le squadre tecniche di AICA sono subito intervenute sul posto e sono attualmente impegnate nella riparazione.
A rimanere senz’acqua, in questa fase, sono le aree di via Verona Alta, via Cappuccini, rione Fratelli Bandiera, via Puglia, via IV Novembre, via del Sole, via Sarno, via Brigadiere Nastasi, via delle Edere e via Gelsomini.
Per ridurre i disagi ai cittadini, l’Ente gestore ha attivato in via precauzionale un servizio sostitutivo con autobotte, mentre il turno idrico subirà inevitabilmente uno slittamento e riprenderà nel pomeriggio, una volta ultimati i lavori.
“L’intervento – spiega l’assessore Alessandro Curreri – si svolge in un costante dialogo con il nuovo Cda, il direttore e le squadre tecniche di AICA. L’obiettivo è affrontare le criticità con prontezza e continuità, dando risposte ai cittadini”.
Nei giorni scorsi gli operai erano già intervenuti per sistemare perdite e buche in via Castello e via Conte Luna. Il piano degli interventi proseguirà nei prossimi giorni e, salvo imprevisti, porterà anche alla risoluzione delle problematiche idriche in contrada Perriera.
Intanto, oggi nota di Messina sul videomessaggio della presidente di Aica a Schifani.
Un quadro definito “di gravità assoluta”, che non può – sottolinea oggi in una nota il presidente del consiglio comunale Ignazio Messina– essere ignorato. Da qui la richiesta di un immediato intervento della magistratura per verificare la veridicità delle accuse della presidente del Cda di Aica e l’appello al presidente della Regione, Renato Schifani, affinché prenda una posizione pubblica e netta.
Parole che Messina definisce “pesantissime” quelle pronunciate nel videomessaggio dalla presidente Danila Nobile.
“Un intervento che – scrive Messina per il suo contenuto, sta già scuotendo le istituzioni e l’opinione pubblica agrigentina”.
Secondo la presidente, Siciliaacque – società partecipata per il 25% dalla Regione Siciliana e per il 75% da Italgas – starebbe portando avanti una vera e propria strategia per condurre AICA al fallimento, con l’obiettivo di acquisirla. Un’operazione che, sempre secondo Nobile, godrebbe del sostegno occulto della politica.
Se tali affermazioni trovassero conferma, si tratterebbe di un attacco senza precedenti a una società pubblica controllata da 35 Comuni della provincia di Agrigento, tra cui Sciacca, che da sola ne detiene il 10%. In sostanza, verrebbe fuori che la stessa Regione Siciliana – attraverso una partecipata – starebbe lavorando per mettere in ginocchio AICA, favorendo così gli interessi privati a discapito delle comunità locali.