Il sindaco, Fabio Termine, apprezza l’intervento della Regione e anche sul merito del nuovo bando sulle Terme di Sciacca esprime un giudizio positivo. Su posizioni diverse il presidente del consiglio comunale, Ignazio Messina, per il quale una gestione da parte del privato per 99 anni “sa di vendita”.
Termine parla di “operazione intelligente con un’azione della Regione meritoria e somme a disposizione del pubblico in aggiunta a quello del privato. Si sono raccolte osservazione – dice il sindaco – da parte di chi dovrà partecipare e il dato importante è che ci sono 50 milioni di euro che vanno sfruttati”.
Per Messina, invece, “nessuno mette in dubbio la buona volontà del presidente Schifani, ma occorre un cambio di passo sulle Terme di Sciacca che, come quelle di Acireale, vanno dichiarate bene essenziale. Con le risorse a disposizione, per Sciacca 50 milioni di euro, non bisogna trovare un privato con il quale collaborare alla gestione, ma rimettere in moto gli stabilimenti termali. Il privato fino ad oggi non si è fatto avanti perché preoccupato delle lungaggini burocratiche per tutti i lavori necessari per sistemare gli impianti idrotermali. E allora bisognava puntare intanto sugli stabilimenti e presentare un bando con terme funzionanti”.
Poi Messina manifesta una critica ben precisa al bando: “Per 99 anni, come il nuovo, più che di concessione sa di vendita: sottoscriviamo nel 2026 e ci rivediamo nel 2125 condizionando la città per un secolo, francamente mi sembra troppo. La metà sarebbe più che sufficiente. Vendendo le terme, si rischia di vendere Sciacca al miglior offerente – conclude il presidente del consiglio comunale – e questo non può certo farlo la Regione senza nemmeno interpellare il Comune”.