“Spesso i parroci si improvvisano venditori ambulanti per avere le chiese piene di gente e di giovani. Noi diamo proposte, quella del Vangelo, che va abbracciata. Io parlo di rievangelizzazione, comunque di proposte ai giovani per percorsi seri e non futili. Se i giovani arriveranno, noi cercheremo di farli avvicinare, ma non perchè dobbiamo fare numeri. Dobbiamo lavorare sull’essere della persona”. Così il nuovo arciprete di Sciacca, don Calogero Lo Bello. Il sacerdote quarantunenne sarà a Sciacca nel prossimo mese di settembre e prenderà il posto di padre Giuseppe Marciante.
In un’intervista rilasciata a Risoluto.it don Calogero Lo Bello ha detto che conosce poco Sciacca, ma che si è già documentato e adesso è pronto a mettersi al lavoro.
Ha rimarcato: “Voglio essere in mezzo alla folla, insieme per camminare e capire quali sono le necessità e quali sono i punti di debolezza e punti di forza. Nel mio stile c’è la cultura, nel senso che mi piace lavorare con gli enti culturali e con tutto il resto che la società civile ci propone. L’ho fatto sempre e continuerò a farlo perché la cultura porta cambiamento, la cultura porta il Vangelo, la crescita della società”.