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Il progetto Halykòs di Marevivo, resta installata la barriera blocca plastica alla foce del Platani

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Oltre 800 i chili di plastica galleggianti recuperati e risparmiati al mare grazie alla presenza della barriera. Il progetto “Halykòs” di Marevivo e’ sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD.

La protagonista del progetto è stata sicuramente la “barriera blocca plastica” la prima installata in Sicilia dalla Società Castalia Consorzio Stabile S.c.p.A che nei prossimi giorni sarà impegnata a installarne delle nuove sul fiume Po. La barriera blocca plastica è stata sicuramente uno strumento esemplare che oltre a bloccare 800 kg di plastica galleggiante, consistente in un gran numero in bottiglie, sacchetti e frammenti di utensili, con il suo lavoro non solo ha frenato il riversamento dei rifiuti in mare , ma ha contribuito a indurre tra la comunità residente la riflessione sulle conseguenze dell’inquinamento e sulla necessità di dover cambiare atteggiamento nei confronti della salvaguardia dell’ambiente. Oltre alla prevenzione e alla difesa ambientale è stata valorizzata la riserva naturale, Foce del Fiume Platani, dove è stata installata una nuova struttura adibita a info- point corredata di pannelli e materiali informativi, l’intensa azione di sensibilizzazione condotta che ha visto la formazione di 15 educatori ambientali, oltre 100 insegnanti e un migliaio di studenti coinvolti in lezioni, escursioni, alternanza scuola lavoro, laboratori, la liberazione di diverse specie di fauna riabilitata effettuata in collaborazione con il CRETAM Mirri di Palermo, e non ultima la realizzazione della quarta edizione del concorso culturale Marine Litter Art.
La chiusura del progetto è avvenuta alla presenza di tutti i partner e con un video messaggio del presidente della Fondazione CON IL SUD, Carlo Borgomeo, che ha definito il progetto esemplare e un’idea apparentemente semplice, ma innovativa che lascerà un’impronta e un segno d’interesse sul territorio. “Questi progetti non cambiano tutto il sistema – ha dichiarato – ma determinano una reazione dell’opinione pubblica, inducendola a riflettere sui tanti problemi che affliggono l’ambiente naturale, che non sono di esclusiva competenza dei Grandi della Terra, ma di ciascuno di noi”.


Presente, anche con la delega personale del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e l’Assessore regionale al Territorio e Ambiente Toto Cordaro che ha parlato della grande attenzione che il governo regionale negli ultimi anni ha avuto nei confronti dell’ambiente e della sua tutela, raggiungendo traguardi più considerevoli soprattutto rispetto a quanto sia stato fatto in passato e attualmente in altre regioni.
Molto interessante è stata la relazione presentata dal dottore Giuseppe Cuffari di ARPA Sicilia, sui risultati dei monitoraggi condotti dall’Agenzia lungo il corso fluviale nel periodo di sviluppo del progetto.
“Un fiume tutto da scoprire – sottolinea Cuffari – essendo un fiume salato che presenta un habitat diverso rispetto ai più frequenti corsi d’acqua dolce, con un habitat particolare da studiare e confrontare con altri fiumi che presentano caratteristiche similari”.
Al convegno i saluti anche dei sindaci dei tre comuni agrigentini di Ribera, Cattolica Eraclea e Montallegro coinvolti, in vario modo, nell’iniziativa di Marevivo, della Capitaneria di Porto, dell’Ufficio di Agrigento del Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana e del Direttore dell’IZS di Sicilia Salvatore Dara che, insieme al veterinario dell’istituto, a conclusione dei lavori del convegno, ha liberato un esemplare riabilitato di tartaruga marina Caretta Caretta al quale è stato dato l’antico nome del fiume Platani, Halykòs.

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