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Il Vescovo di Noto sui matrimoni: “Le chiese non sono set cinematografici”

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Il matrimonio è un sacramento e non un evento mondano: “La chiesa va, pertanto, trattata con dovuto rispetto e non è ammissibile vedere che il tempio di Dio sia trasformato in un set cinematografico o in un orto botanico, permettendo addirittura che vengano spostati arredi sacri”. E’ quanto scrive in una lettera ai sacerdoti il Vescovo di Noto, Salvatore Rumeo.

In un altro passaggio sottolinea: “Non affittiamo una sala e non assistiamo a un evento esclusivamente sociale”. La questione con il passare degli anni assume un rilievo sempre maggiore e nell’Agrigentino, qualche tempo fa, è stato padre Antonio Nuara di Ribera ad evidenziare la necessità di un cambio di rotta, in quel caso con riferimento alle scollature eccessive.

Ecco il testo integrale del Vescovo Mons. Salvatore Rumeo:

Carissimi confratelli, nell’attesa che l’Ufficio Liturgico Diocesano elabori il Direttorio per la celebrazione dei matrimoni nel territorio della nostra Diocesi, è mia cura esortarvi con la fermezza e la sollecitudine del Pastore a vigilare sulla presentazione del rito, a concordare per tempo con gli sposi (o chi per loro) anche gli addobbi floreali e i canti da eseguire durante la Santa Messa. Vi ricordo in modo particolare il rispetto degli spazi sacri. La chiesa va, pertanto, trattata con dovuto rispetto e non è ammissibile vedere che il tempio di Dio sia trasformato in un set cinematografico o in un orto botanico, permettendo addirittura che vengano spostati arredi sacri.

Noi non affittiamo una sala e non assistiamo ad un evento esclusivamente sociale, ma celebriamo la Santa Eucaristia, memoriale della Passione, morte e risurrezione di Nostro Signore ed è bene che noi pastori trasmettiamo ai nubendi il senso profondo del matrimonio cristiano. Tengo a precisare, altresì, che la nostra Curia non intende autorizzare eventi che arrechino nocumento alla dignità della liturgia ed alla sua nobilis simplicitas. Certo che non sarà necessario un ulteriore mio pronunciamento in merito, vi saluto cordialmente e vi benedico.

Giuseppe Pantano
Giuseppe Pantano
Giornalista Professionista

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