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Incendi in Sicilia, ecco le proposte del Wwf per contrastarli

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Pochi giorni fa, il Wwf Sicilia Area Mediterranea, a seguito dell’incendio doloso del Magaggiaro a Menfi, aveva proposto la stesura di un progetto da presentare alle amministrazioni locali che contenesse analisi e soluzioni per contrastare questi fenomeni.

Proprio oggi, il Wwf ha pubblicato le sue proposte, evidenziando anche che la rete antincendio che dovrebbe essere garantita dalle Istituzioni, per la sua gestione e il suo controllo, ancora, a metà giugno, non risulta operativa e pertanto per gestire gli incendi intervengono, come sempre, la protezione civile, i vigili del fuoco e i canadair.

“Nell’immediato – dichiarano – riteniamo che sia indispensabile e urgente attivare subito la macchina antincendi con i dovuti atti amministrativi ed operativi.
Occorre inoltre che vengano messe in atto una serie di azioni sia a lungo e medio termine che possano, se non eliminare, quantomeno ridurre il fenomeno e superare quel senso di impotenza e frustrazione che coglie la cittadinanza quando assiste attonita a questa tragedia puntualmente annuale.
I punti focali a nostro parere riguardano il piano della prevenzione, quello della repressione attraverso la ricerca degli autori degli atti criminale ma soprattutto quello della gestione successiva dei terreni una volta bruciati”.

Ecco le proposte del Wwf:

A. Provvedimenti strutturali a lungo termine:
o Incrementare il parco mezzi e uomini della struttura antincendio regionale
o Incrementare il parco mezzi e uomini della struttura dedicata alla manutenzione delle aree boschive
o Mantenere il flusso dei finanziamenti dedicati alle strutture di cui sopra costante, sicuro e sincronizzato con le esigenze operative, non si può tenere ogni anno col fiato sospeso tutta la struttura per i necessari finanziamenti con grave ripercussioni sulla serenità degli addetti e non si possono aprire i capitoli di spesa, per esempio per la fasce tagliafuoco, a stagione inoltrata ecc..
o Procedere con la ristrutturazione di tutto il comparto e soprattutto introdurre elementi di efficienza operativa che portino alla motivazione degli addetti ma anche ad interventi rigorosi contro inefficienze, lassismo e anche eventuali casi di corruzione.

B. Provvedimenti di prevenzione a breve termine di natura gestionale/amministrativa:
o maggiore presenza sul territorio con il recupero di tutto il personale esistente possibile, attingendo anche da altri bacini di risorse umane disponibili e inutilizzati
o Capillare e funzionale diffusione dei contenuti delle ordinanze in materia di incendi e repressione delle violazioni (combustione in periodo di divieto, mancata pulitura, pascolo, cambio di destinazione d’uso del suolo) per tutto il periodo previsto dalle norme
o Attivazione degli Enti che hanno la responsabilità della pulizia delle aree perimetrali di pertinenza delle pubbliche amministrazioni, dei canali e altro.
o Curare l’aggiornamento del catasto degli incendi (anche degli anni pregressi – L.N. 353 del 21/11/2000 e smi e L.R. e Decreti nei diversi anni) con ufficio dedicato ad esso e tempestivo inserimento delle aree percorse dal fuoco per facile verifica da parte degli organi di polizia giudiziaria e a seguire, controllo del territorio e repressione di eventuali abusi. E’ indispensabile l’immediato censimento e la catastazione delle aree percorse da fuoco (Comuni) per l’applicazione immediata dei divieti di costruzione, di esercizio dell’attività venatoria, di pascolo ecc.
o Effettuare un censimento delle aziende zootecniche e procedere ai relativi controlli
o Effettuare il controllo delle varie forme di pascolo ed attuare forme di tolleranza zero per i pastori sprovvisti di autorizzazioni
o Mettere in piedi un efficace sistema per una corretta gestione delle attività di decespugliamento e relativo smaltimento degli sfalci
o Fare rispettare il divieto assoluto dell’abbruciamento delle stoppie come pratica agricola e applicazione del sistema sanzionatorio
o Coinvolgere con un rapporto stretto e costante tutti gli attori interessati al problema: agricoltori, aziende, associazioni, altro.

C. Provvedimenti immediati di emergenza:
E’ necessario attivare una rete permanente di emergenza di centri di “coordinamento antincendio” che coinvolga le Prefetture, l’Assessorato Agricoltura e Foreste, l’Assessorato Territorio Ambiente, la Protezione Civile, Comuni che garantiscano in modo permanente il controllo stretto del territorio attraverso:
o La regolare presenza di forze dell’ordine con l’utilizzo anche di pattuglie militari che dovranno sorvegliare le zone sensibili e a più alto rischio (riserve naturali, parchi, siti Natura 2000, aree demaniali, aree comunque percorse abitualmente dal fuoco), con mezzi fuoristrada ma anche con pattuglie appiedate.
o Il monitoraggio delle zone sensibili con adeguati mezzi tecnologici quali elicotteri, droni, telecamere, sensori e quant’altro.
o L’invio di forze dell’ordine investigatrici in occasione di ogni incendio per supporto ed eventuali ricerche dei responsabili ma anche con funzione di deterrente In caso di previsione di condizioni idonee per i criminali del cerino (ondate di caldo, venti medio – forti dai diversi quadranti) fare scattare un “allerta meteo” predisponendo la localizzazione diretta di maggiori mezzi ed uomini e predisponendo un dispositivo di controllo più stretto (blocchi stradali, appostamenti in punti strategici ecc.., anche come deterrente e comunque per aumentare il rischio per i criminali.
o Attivare una rete di Guardia Ambientali Comunali addestrate alla prevenzione incendi, per consentire una diffusione sul territorio di figure formate su questi temi che possono convogliare una gran quantità di risorse umane dal volontariato in questo settore.
o Attivare una campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione degli incendi boschivi, con spot televisivi, manifesti, comunicazioni sui social e ogni altra modalità comunicativa professionalmente valida.

D. Ausilio degli Organi Nazionali dello Stato:
Si ritiene indispensabile la messa a punto di una costante operazione di intelligence e controllo del territorio utilizzando l’enorme potenziale costituito dalle caserme dei Carabinieri sparse nel suolo nazionale, ora che l’Arma ha inglobato anche il Corpo Forestale Nazionale

Il documento e’ stato recepito oggi dall’Unione dei Comuni Terre Sicane con i sindaci che hanno condiviso le proposte dell’associazione ambientalista.

Veronica Gallo
Veronica Gallohttp://www.risoluto.it/
Digital Marketing Manager e Web Content Editor. Laureata in Scienze della Comunicazione Pubblica, d'impresa e Pubblicità e specializzata in Digital Marketing attualmente lavora a Milano come Digital Marketing Manager. Nel 2016 entra nella squadra della Blue Owl Agency collaborando come Social Media Manager e dal 2017 scrive articoli per Risoluto.it collaborando come Web Content Editor.

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