Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani si dice sereno e intenzionato ad andare avanti. Lo ha detto in una intervista alla Gazzetta del Sud e al Giornale di Sicilia.
Il governatore sulle ultime inchieste che riguardano il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno così ha detto alle due testate: “Mi legano a Galvagno stima e amicizia. Sta lavorando bene ed e’ anche grazie a lui se abbiamo approvato la Finanziaria entro dicembre. Sulle indagini mi attengo a un rigoroso riserbo anche se noto il disdicevole stillicidio di notizie legate a intercettazioni a volte decontestualizzate. Io rispetto il principio costituzionale di non colpevolezza fino a condanna definitiva. Gaetano si difendera’ e poi vedremo”.
Sulle indagini per corruzione che riguardano invece, l’assessore Elvira Amata sempre nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa, mette le mani avanti e indietro caso di rinvio a giudizio dell’assessora, cambierà le deleghe.
“Anche per lei – afferma – vale il principio di non colpevolezza fino a sentenza. Pure lei si difendera’. Invito tutti a non strumentalizzare le inchieste per mettere in crisi la funzionalita’ dell’Ars. E poi ricordo che sta per arrivare al voto una Manovra importantissima che si basa su tre pilastri: lotta alle emergenze, welfare e sviluppo. Abbiamo gia’ stanziato in giunta 345 milioni. Ci sono 10 milioni per il contrasto al caro voli, 10 per i disabili. E 20 per sostenere il costo dei rifiuti all’estero da parte dei Comuni in attesa dei termovalorizzatori, per i quali stiamo rispettando i tempi”.
Infine, il governatore prende posizione sulle cosiddette “norme -video stoppandole: “La manovra non e’ blindata, ma ho il dovere di indirizzare le risorse che sono arrivate alle maggiori entrate su misure strategiche. Non ci sara’ spazio per microinterventi e mance. Mi sono impegnato in questo senso con il governo nazionale e con l’opinione pubblica”.