Il pomeriggio di oggi è stato segnato da un grave incidente lungo la Fondovalle Sciacca-Palermo, nei pressi dello svincolo per Alcamo. Una Fiat Panda e un furgoncino Porter si sono scontrati, causando il ferimento di cinque persone: una donna, in prognosi riservata, è stata trasportata in elisoccorso al trauma center di Villa Sofia di Palermo, mentre quattro occupanti del porter, con ferite lievi, sono stati divisi tra gli ospedali di Partinico e Alcamo.
Il tratto di strada è rimasto completamente bloccato per quasi quattro ore, con decine di mezzi fermi, compresi autobus di linea. Dalle 17:03 la viabilità è stata ripristinata alle 20:51. Un tempo inaccettabile per una strada di questa importanza, considerando che i feriti sono stati soccorsi nell’immediato e i rilievi di rito sono terminati già da diverso tempo.
Nel frattempo, tra gli automobilisti fermi, c’era di tutto. Lavoratori che hanno perso il turno, viaggiatori che non sono riusciti a prendere l’aereo, persone con problemi di salute, bambini costretti a rimanere bloccati per ore.
L’incidente è avvenuto nel pomeriggio, ma già dopo il primo intervento dei soccorsi e il completamento dei rilievi, nulla sembrava giustificare un blocco così prolungato. Il problema è l’incidente in sé, ma la successiva gestione della viabilità. Non è possibile che un’intera arteria così importante resti paralizzata per così tanto tempo.
Gli incidenti accadono ovunque, ma la capacità di riportare la situazione alla normalità fa la differenza.