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Comune di Sciacca

John Peter Sloan, il ricordo di tre artisti di Sciacca

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Ricordo di Francesca Licari

“ Dear, guarda questo, è troppo divertente!”. “Ti ho raccontato quella volta che ero a Milano e non ci capivo nnniente…”. “Allora, Francy. Cosa hai fatto?.  – Si, John.  Ho cominciato da… – Si vabbè, non mi frega niente in realtà…hahahahahaha! Dai scherzo…”.  “Allora, ragazzi… fra mezz’ora cominciamo. Ho pensato di aggiungere queste battute…”

Lui è John: l’artista, il comico, lo stravagante, il creatore John.  Ma questo lo sanno tutti.

Quello che forse non tutti sanno è che John non era solo questo…

“Hello dear…come stai cara? Cara, stai tranquilla…great dear…ti va di venire a Zelig?”

Lui è l’altro John… quello attento, premuroso, generoso, altruista. Capace di donare il mondo intero a coloro che amava e a cui voleva bene. L’amore per la sua famiglia non mancava mai di palesarlo, l’impegno per le giuste cause non passava mai in secondo piano e l’attenzione per i suoi amici non si esauriva mai! 

Lavorare con te non era mai veramente lavorare, era divertirsi sempre e comunque, improvvisando le assurdità più divertenti e mangiando cibo indiano che ora, mannaggia, è diventata una passione. E chi mangerà mai più un naan al formaggio senza pensarti…

Pensare al tuo grande regalo, il palco di Zelig, adesso avrà un sapore dolce e amaro.

Sei sempre stato buono con me. Mi hai dato fiducia, sostegno e tanti, tanti sorrisi e risate… Buon viaggio John, lasci un vuoto incolmabile misto a ricordi bellissimi fatti di amicizia e apprendimento, di assurdità ed esperienze concrete, di stranezze contradditorie e sogni oltremare. Lasci un mondo pieno di te.

Con sempre immenso affetto

Dear.

Ricordo di Nicola Puleo

Quando penso a John, non posso solo che ricordare i meravigliosi e divertenti momenti trascorsi insieme… Lavorare con lui era una gioia. Davanti una telecamera o su un palco, a teatro, era un immenso piacere. Una persona fantastica con cui avevo tanti progetti. Ho perso un amico senza eguali… Grazie di tutto, John

Ricordo di Gianleo Licata

Ci sono persone con cui bisogna trascorrere giorni, mesi, addirittura anni, per instaurare un rapporto, ed altre invece, a cui basta uno sguardo… Ecco, John era così, silenziosamente comunicativo. Ci capivamo senza parlare….

Il suo umorismo malinconico era parte integrante della sua vita ed anche della mia ed era proprio questo a renderlo unico. Riuscivi, caro John, a leggere in maniera romantica l’essere umano e questo rimarrà per sempre il tuo più grande pregio. 

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