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Comune di Sciacca

La Camera del Lavoro di Sciacca chiede al Comune un tavolo tecnico per sostenere l’economia locale

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“Quando intende l’amministrazione comunale aprire un tavolo tecnico per affrontare le questioni e le richieste che sono state poste da più parti dal mondo economico-imprenditoriale e sindacale?”

Lo chiede Franco Zammuto, segretario della Camera del Lavoro di Sciacca. Artigianato, commercio, marineria, ristorazione, bar e, problema dei problemi, il settore turistico, per via del blocco totale che il D.P.C.M del 9 marzo ha stabilito, meritano subito un particolare approfondimento.  

La Camera del Lavoro CGIL di Sciacca ritiene che “le testimonianze degli operatori dei vari settori economici molto spesso sono veri e propri grida di allarme che riportano problemi, critiche, proposte e soluzioni che meritano attenzione e ascolto. Anche se spesso si inseriscono questioni che attengono a scelte e provvedimenti non dipendenti dalla volontà e competenza di una città o di un territorio, salvo doversene fare parte attiva di protesta e richiesta verso le istituzioni preposte, così come ogni categoria può e deve contribuire attraverso le proprie organizzazioni sindacali, e come già qualcuno ha fatto”. 

La proposta è quella di “un tavolo tecnico con tutte le categorie economiche e produttive presenti per mettere immediatamente in atto, per quanto di sua competenza, tutti gli interventi utili che la necessità e l’urgenza della crisi richiedono. Allo stesso tempo l’emergenza è l’occasione per creare un piano programmatico di sviluppo comparto per comparto come chiediamo da dieci anni. Iniziare dal settore turistico è un obbligo e considerato che qualche ottima idea meritevole di approfondimento e studio è stata proposta, al fine di programmare una stagione che, pur in un momento per nulla favorevole, vede la nostra città come meta privilegiata, considerato che Sciacca è una delle mete più ambite in Sicilia, regione, che  è opportuno rammentare è stata solo scalfita  dal Covid 19 e che certamente influenzerà molti nella scelta turistica”. Zammuto conclude ricordando che “domani, I° maggio, è la festa dei lavoratori e purtroppo tanti cittadini, a causa della crisi che stiamo attraversando, non potranno festeggiare. Anche per loro è dovere di tutte le parti in causa fare l’impossibile per uscire da questa emergenza”.      

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